Si presume che sottoporsi a trattamenti estetici, come il botox, migliori l’aspetto e faccia quindi bene anche all’umore
Chi sceglie di sottoporsi a iniezioni di tossina botulinica per ridurre rughe e linee d’espressione del viso generalmente spera di ottenere un aspetto più riposato, rilassato e magari anche un po’ più giovane.
Tuttavia, potrebbe sorprendere scoprire che questi trattamenti possono anche portare a un umore più sereno e a una maggiore calma, effetti che non dipendono solo dai cambiamenti visibili nello specchio.
Alcuni studi hanno esaminato gli effetti delle iniezioni di tossina botulinica di tipo A su persone con sintomi di depressione e ansia, riscontrando miglioramenti significativi.
La tossina botulinica è una sostanza biologica tossica prodotta dal batterio Clostridium botulinum, presente naturalmente su piante, nel suolo e nell’acqua. Quando utilizzata come neurotossina iniettabile a scopo terapeutico, paralizza temporaneamente i muscoli, riducendo o eliminando rughe e linee d’espressione indesiderate (tra le marche più comuni ci sono Botox, Dysport, Xeomin e Jeuveau).
Ma ciò che molti non sanno è che le iniezioni di tossina botulinica vengono impiegate anche per trattare diverse condizioni non cosmetiche, come emicrania cronica, iperidrosi (sudorazione eccessiva), distonia cervicale (una dolorosa condizione caratterizzata da contrazioni involontarie dei muscoli del collo) e vescica iperattiva, tra le altre.
Attualmente, medici e scienziati stanno indagando sugli effetti della tossina botulinica sui disturbi dell’umore. Anche se le iniezioni di tossina botulinica non sono ancora approvate per il trattamento di depressione o ansia, le prime ricerche hanno mostrato risultati promettenti, affermano gli esperti. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi clinici per confermarne l’efficacia in questi casi.
“La depressione è una malattia grave, e un terzo dei pazienti non risponde agli antidepressivi tradizionali,” afferma Michelle Magid, professoressa associata di psichiatria presso la Dell Medical School dell’Università del Texas ad Austin. “In questi casi, è importante esplorare soluzioni alternative e pensare fuori dagli schemi.”
Uno studio pubblicato nel numero di giugno 2023 della rivista Toxins ha rilevato che il 53% delle persone in cerca di un trattamento per la depressione, che hanno ricevuto iniezioni di tossina botulinica di tipo A nei muscoli tra le sopracciglia (noti come muscoli glabellari), ha riportato un notevole miglioramento dei sintomi.
Un altro studio, pubblicato sulla rivista Brain and Behavior, ha osservato che i pazienti con depressione che hanno ricevuto iniezioni di tossina botulinica di tipo A in vari muscoli correlati alle sopracciglia hanno mostrato una riduzione dei sintomi paragonabile a quella ottenuta con la sertralina (un antidepressivo SSRI) dopo 12 settimane. Tuttavia, i soggetti trattati con tossina botulinica hanno sperimentato un miglioramento dell’umore più rapido e con meno effetti collaterali rispetto a quelli trattati con antidepressivi.
Questi risultati suggeriscono che “i trattamenti estetici non solo migliorano l’aspetto, ma possono anche avere un effetto positivo sull’umore”, afferma Magid, “ma c’è di più”.
Ci sono diverse teorie su ciò che accade “dietro le quinte”. Una delle più note è la cosiddetta “ipotesi del feedback facciale”, che sostiene che la relazione tra stati emotivi e espressioni facciali sia bidirezionale, spiega Norman Rosenthal, professore clinico di psichiatria presso la Georgetown University, che ha studiato gli effetti delle iniezioni di tossina botulinica su depressione e ansia sociale. “Quando siamo tristi, questo si riflette nelle espressioni del nostro viso; allo stesso modo, se il volto assume un’espressione triste o angosciata, il cervello riceve quel segnale e innesca il relativo stato d’animo”.
Quindi, se i muscoli che esprimono rabbia o tristezza – quelli che ci fanno aggrottare le sopracciglia o che disegnano un’espressione infelice – vengono inibiti, il cervello non riceve il segnale associato a quelle emozioni. In altre parole, l’esperienza emotiva coinvolge sia la memoria muscolare che la memoria cognitiva: i muscoli facciali ricordano un particolare stato d’animo e la mente si affida a questi muscoli per attivare le emozioni.
“Interrompendo il collegamento tra la memoria muscolare e lo stato psicologico, le iniezioni di tossina botulinica possono avere un effetto terapeutico” per chi è incline a depressione e ansia, afferma Ruben Abagyan, chimico fisico e computazionale e professore presso la Skaggs School of Pharmacy and Pharmaceutical Sciences dell’Università della California a San Diego.
In una revisione di tre studi controllati e randomizzati condotti su un totale di 134 persone, Magid e i suoi colleghi hanno osservato che un singolo trattamento con tossina botulinica di tipo A nella zona glabellare della fronte ha ridotto i sintomi del disturbo depressivo maggiore, migliorando l’umore, il sonno, il livello di energia e il senso di speranza nel 54% dei partecipanti, con una remissione della depressione nel 31% dei casi.
Ulteriori prove degli effetti di questi trattamenti sul cervello provengono da uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports. In questo studio, i ricercatori hanno utilizzato iniezioni di tossina botulinica per indurre una temporanea paralisi dei muscoli delle sopracciglia e poi hanno misurato l’attività cerebrale dei partecipanti tramite risonanza magnetica funzionale (fMRI) mentre venivano mostrate loro immagini di volti felici e arrabbiati. Hanno scoperto che inibendo la contrazione dei muscoli glabellari, le iniezioni alteravano la risposta dell’amigdala alle emozioni espresse nelle immagini.
Uno studio pubblicato nel 2022 sulla rivista Acta Neurologica Belgica ha esaminato gli effetti delle iniezioni di tossina botulinica in persone affette da emispasmo facciale, un disturbo neuromuscolare che provoca frequenti spasmi dei muscoli di un lato del viso, spesso accompagnato da disagio psicologico. I ricercatori hanno rilevato che le iniezioni hanno significativamente migliorato lo stato emotivo dei pazienti, riducendo in particolare gli stati depressivi e ansiosi, e migliorando la capacità di percepire e interagire con gli altri.
È stato dimostrato scientificamente, attraverso risonanza magnetica, che l’iniezione di tossina botulinica nella zona frontale riduce l’attività dell’amigdala, l’area del cervello attiva quando percepiamo paura, depressione, rabbia e altre emozioni negative. Questo potrebbe spiegare perché le persone con depressione agitata – una forma di depressione caratterizzata da irritabilità, ansia e disagio, oltre che tristezza o malumore – “rispondono meglio al Botox rispetto ai farmaci”, afferma Magid. “La combinazione di agitazione e depressione è molto difficile da trattare”.
I cambiamenti di umore associati alle iniezioni di tossina botulinica non si verificano solo quando la sostanza viene somministrata sulla fronte o sul viso. Quando Abagyan e i suoi colleghi hanno analizzato i dati di sorveglianza sulla sicurezza post-marketing delle iniezioni di tossina botulinica per vari usi — tra cui cosmesi, emicrania, spasticità muscolare, dolore al collo, sudorazione eccessiva e altri — hanno riscontrato una minore incidenza di ansia e depressione tra coloro che avevano ricevuto le iniezioni, rispetto al gruppo di controllo. “Indipendentemente da dove viene iniettato il Botox, gli effetti sono gli stessi”, afferma Abagyan, “e questo è stato un risultato inatteso”.
Un altro risultato inaspettato è che le iniezioni di tossina botulinica potrebbero avere un effetto positivo anche su altre persone. Una ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Cosmetic Dermatology suggerisce che, riducendo le rughe glabellari del viso, l’effetto del botulino può influenzare il modo in cui gli altri reagiscono ai soggetti trattati; in altre parole, si ipotizza che anche le emozioni negative di chi interagisce con questi soggetti vengano mitigate.
“La nostra espressività e il nostro umore influenzano le persone che ci circondano”, spiega l’autore principale dello studio, Mark Nestor, dermatologo e direttore del Center for Clinical Cosmetic Research di Aventura, in Florida. Questo effetto è legato alla “teoria delle emozioni incarnate”, secondo cui le interazioni sociali sono collegate al contagio emotivo. “Quando si è circondati da persone accigliate, si tende a condividere il loro malumore”; al contrario, quando ci troviamo in compagnia di persone che ci appaiono rilassate e soddisfatte, è probabile che anche il nostro umore migliori.
Naturalmente, alcuni psicologi rimangono scettici riguardo all’efficacia della tossina botulinica nel trattamento dei disturbi dell’umore. Nicholas Coles, psicologo sociale e ricercatore presso la Stanford University, ha analizzato parte della letteratura sull’argomento e afferma che “sembra troppo bello per essere vero”.
Uno dei suoi dubbi principali riguarda il fatto che molti di questi studi non controllano adeguatamente l’effetto placebo, poiché le iniezioni di soluzione salina non alterano visibilmente l’aspetto dei pazienti né influenzano la loro capacità di contrarre i muscoli facciali.
Inoltre, Jeff Larsen, professore di psicologia all’Università del Tennessee e collaboratore di Coles in questa ricerca, sottolinea che “la tristezza e altre emozioni negative sono più sintomi della depressione, piuttosto che cause principali”. Anche se le iniezioni di Botox possono alleviare la sensazione di tristezza a breve termine, non è chiaro come possano influenzare le distorsioni cognitive – come la catastrofizzazione o il pensiero dicotomico – che sono alla base del disturbo. Di conseguenza, è plausibile pensare che qualsiasi effetto del Botox sugli stati d’animo negativi possa essere di breve durata.
Tuttavia, secondo i sostenitori di questo approccio, le iniezioni di tossina botulinica hanno già dimostrato alcuni vantaggi rispetto ad altri trattamenti per i disturbi dell’umore. Ad esempio, le iniezioni presentano meno effetti collaterali rispetto agli antidepressivi (limitandosi a una temporanea irritazione nel sito di applicazione) e non interagiscono con altri farmaci, inclusi antidepressivi e ansiolitici.
Purtroppo, i benefici delle iniezioni di tossina botulinica sull’umore non sono permanenti, proprio come i loro effetti cosmetici. Solitamente, durano tra tre e quattro mesi, anche se in alcune persone la necessità di trattamento può ridursi con il tempo. Inoltre, questi trattamenti non sono economici: 30 unità di tossina botulinica iniettabile possono costare tra 400 e 500 dollari (circa 360-450 euro), afferma Magid. Tuttavia, molti ritengono che i risultati giustifichino il costo.
Magid ricorda una paziente affetta da disturbo affettivo stagionale che aveva provato antidepressivi senza successo. Per il suo 40° compleanno, la donna ha deciso di sottoporsi a iniezioni di tossina botulinica sulla fronte per motivi estetici e ha scoperto con sorpresa che il suo stato emotivo migliorava. Da allora, ha continuato a fare iniezioni di Botox due volte l’anno e, secondo Magid, “non soffre più di depressione da sei anni”.
Gli effetti psicologici delle iniezioni di tossina botulinica possono anche avere un impatto duraturo. Come spiega Rosenthal, “sentirsi meglio è uno stato che si autoalimenta”. Questo miglioramento ci spinge a fare cose positive per noi stessi, come meditare, fare esercizio fisico o essere più socievoli. L’effetto cumulativo di questi cambiamenti può portare a uno stato d’animo più positivo e duraturo.
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