Negli ultimi anni, sempre più evidenze scientifiche hanno messo in luce il ruolo fondamentale che lo stile di vita può avere sulla nostra salute. Uno degli aspetti che sta attirando l’attenzione degli studiosi è l’effetto dell’inattività fisica sulla salute cardiaca, soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza. Una recente ricerca presentata al Congresso ESC 2023 ha rivelato un possibile collegamento tra le ore di inattività accumulate durante i primi anni di vita e il rischio di sviluppare problemi cardiaci in età adulta, aprendo la strada a nuove riflessioni sulle abitudini quotidiane dei giovani.
Lo studio: tempo inattivo e danni cardiaci futuri
Lo studio, condotto dall’Università dell’Eastern Finland e presentato al Congresso ESC 2023, ha esaminato l’impatto del tempo trascorso inattivi durante l’infanzia e l’adolescenza sulla salute cardiaca futura. I risultati sono stati sorprendenti: il tempo trascorso davanti agli schermi, che spesso aumenta con l’avanzare dell’età, potrebbe influenzare il cuore in modo negativo anche in individui che al momento sembrano avere un peso corporeo e una pressione sanguigna normali.
Il dottor Andrew Agbaje, autore dello studio, ha commentato: “le molte ore trascorse davanti agli schermi da parte dei giovani si sommano a un cuore sovraccarico, il che, come dimostrato da studi sugli adulti, aumenta la probabilità di attacchi di cuore e ictus. I bambini e gli adolescenti devono muoversi di più per preservare la loro salute a lungo termine”.
Un’analisi dettagliata
L’indagine ha coinvolto 766 bambini seguiti sin dalla nascita all’interno dello studio “Children of the 90s”, uno dei più grandi al mondo che raccoglie dati sullo stile di vita. I partecipanti hanno indossato uno smartwatch con un tracker di attività per sette giorni a 11, 15 e 24 anni di età. Attraverso l’ecocardiografia, una tecnica di imaging ecografico, gli scienziati hanno misurato il peso del ventricolo sinistro del cuore in rapporto all’altezza (g/m2.7) a 17 e 24 anni.
Risultati sorprendenti
I risultati hanno rivelato che il tempo trascorso inattivi è aumentato significativamente nel corso degli anni, passando da una media di 362 minuti al giorno a 11 anni, a 474 minuti al giorno durante l’adolescenza (15 anni), fino a 531 minuti al giorno a 24 anni. Questo aumento corrisponde a un incremento medio di circa 169 minuti (circa 2,8 ore) al giorno tra l’infanzia e l’età adulta. Sorprendentemente, ogni minuto di inattività trascorso tra i 11 e i 24 anni è stato associato a un aumento di 0,004 g/m2.7 nella massa del ventricolo sinistro tra i 17 e i 24 anni.
L’importanza dell’attività fisica fin dalla giovane età
I risultati di questo studio sottolineano l’importanza di incoraggiare l’attività fisica fin dalla giovane età al fine di preservare la salute cardiaca nel corso della vita. Anche individui che sembrano avere un peso corporeo e una pressione sanguigna normali possono manifestare danni cardiaci in età adulta a causa di uno stile di vita sedentario durante l’infanzia. Questi dati mettono in luce la necessità di limitare il tempo trascorso davanti agli schermi e di promuovere l’attività fisica all’aperto.
Questo studio rappresenta un avvertimento importante per i genitori e i giovani stessi. L’inattività durante l’infanzia potrebbe avere conseguenze a lungo termine sulla salute cardiaca. Promuovere un’attività fisica regolare fin dalla giovane età può contribuire a preservare la salute del cuore e a ridurre il rischio di problemi cardiaci e ictus in età adulta. Avere cura del proprio corpo sin da piccoli potrebbe significare un futuro più sano e attivo.
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