È risaputo che i bambini sono dei veri professionisti del sonnellino. Infatti, l’American Academy of Sleep Medicine raccomanda dalle 12 alle 16 ore di sonno in chi ha meno di un anno, dalle 11 alle 14 ore fino ai 2 anni e dalle 10 alle 13 ore al giorno di sonno fino ai 5-6 anni. Insomma, niente male. Tra l’altro, i bambini dovrebbero poter fare il pisolino pomeridiano il più a lungo possibile. Il motivo? Dormire il pomeriggio consente di fissare i ricordi e l’apprendimento di quanto accaduto durante la giornata. Tutto questo favorisce la maturazione di una parte del cervello chiamata ippocampo, luogo della memoria a breve termine. A sostenere che il sonnellino porta esclusivamente benefici è anche Rebecca Spencer, docente di scienze psicologiche e del cervello dell’Università del Massachusetts Amherst (Stati Uniti). La studiosa spiega che i bambini smettono di dormire durante il pomeriggio quando il loro cervello è pronto.
Si è parlato di ippocampo, zona della memoria a breve tempi. Qui si accumulano i ricordi, per poi spostarsi nella memoria a lungo termine nella corteccia cerebrale. “I sonnellini – ha affermato Spencer – servono a elaborare i ricordi”. E quando l’ippocampo ha raggiunto il limite massimo dei ricordi, appunto, i bambini hanno necessità di dormire proprio perché il sonno consente ai ricordi stessi di spostarsi nella corteccia. “Quando l’ippocampo è inefficiente, è come avere un secchio piccolo che si riempirà più velocemente e traboccherà, lasciando uscire alcuni ricordi che saranno dimenticati. Questo è ciò che pensiamo accada ai bambini che hanno ancora bisogno di dormire il pomeriggio: il loro ippocampo è meno maturo e hanno bisogno di svuotare il loro ‘secchio della memoria’ più frequentemente”, ha proseguito Spencer.
Spencer ha lavorato negli ultimi anni sulla questione: insieme ai suoi colleghi ha messo in relazione il pisolino pomeridiano con la memoria e lo sviluppo del cervello, sottolineando che in questo complesso processo il riposino svolge un ruolo di una certa importanza. “Alcuni di loro hanno ancora bisogno di riposare di pomeriggio; altri potrebbero non averne bisogno ma, se lo faranno, sappiamo che andrà tutto a beneficio del loro apprendimento e, quindi, del loro processo educativo precoce”, ha concluso. E gli adulti? Troppi pochi dormono il numero giusto di ore e questo molto spesso non è fra le priorità nella nostra vita sempre più fitta di impegni. Molti di noi hanno dimenticato che cosa sia essere “davvero riposati”. Però, è bene ricordare come il sonno sia un elemento vitale della nostra salute generale e del nostro benessere. Bisogna prestare molta attenzione alle proprie esigenze individuali.
Dati alla mano, agli adulti più giovani (18-25 anni) è raccomandato dormire dalle sette alle nove ore. Così come agli adulti tra i 26 e i 64 anni. Agli over 65, infine, è raccomandato un sonno di sette-otto ore. Poi certo, il sonno è un toccasana per il sistema immunitario. Per questo si avverte maggior bisogno in presenza di un’infezione. E coloro che hanno costantemente bisogno di dormire molto per sentirsi riposati potrebbero avere a che fare con una condizione di salute non ottimale.
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