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Bagno turco, quali sono i vantaggi per la salute?

Proprio come la sauna, anche il bagno turco ha degli importanti benefici sull’organismo. Non a caso è presente in vari centri benessere ed era considerato un toccasana già ai tempi dei greci e dei romani. Prima di vedere quali sono i suoi effetti sul corpo, è però opportuno scendere nel dettaglio e spiegare cosa si intende di preciso per bagno turco. Con questo termine si indica un ambiente chiuso pieno di vapore, dove l’umidità oscilla tra il 90 e il 100% e la temperatura, che aumenta dal basso verso l’altro, varia dai 40 ai 60°C. Tra i materiali usati per realizzare i bagni turchi ci sono la ceramica e il corian, facili da sanificare e in grado di resistere alle caratteristiche di un ambiente così particolare.

Immagine | Unsplash @engin-akyurt

Le differenze tra bagno turco e sauna

Dentro un bagno turco la sudorazione è meno intensa rispetto a quella che si può sperimentare nella saune, dove c’è un ambiente più caldo e secco (simile a quello di un deserto). Tuttavia, siccome la permanenza al suo interno tende a durare di più, di solito al termine della sessione la quantità di sudore traspirato risulta maggiore.

Nelle saune il calore deriva da una stufa a legna o elettrica a pietre laviche. Quest’ultima si è diffusa maggiormente negli ultimi anni e si basa sulla capacità di pietre peridotitiche di assorbire il calore e rilasciarlo nell’ambiente. I bagni turchi, invece, sono riscaldati tramite dei generatori di vapore.

I benefici del bagno turco

Vari studi indicano che sottoporsi a delle sessioni all’interno di un bagno turco ha degli effetti positivi sulla circolazione grazie alla dilatazione dei vasi sanguigni. Inoltre, il vapore apre i poli della pelle e aumenta la sudorazione, favorendo l’eliminazione di tossine e impurità e stimolando il rinnovamento cellulare; al termine della seduta, l’epidermide appare visibilmente più sana, luminosa e morbida. Per ottenere un effetto ancora migliore è possibile procedere a un massaggio con un guanto di crine per rimuovere le cellule morte prima di iniziare il trattamento.

Proprio come la sauna, anche il bagno turco favorisce il rilassamento e allontana lo stress dall’organismo. Può anche aiutare chi è costipato a respirare meglio, grazie alla capacità dell’aria calda e umida di favorire l’espulsione del muco in eccesso.

Inoltre, la comunità scientifica concorda sul fatto che fare un bagno turco o una sauna aiuta ridurre l’infiammazione cronica, associata a condizioni come ictus, malattie respiratorie, disturbi cardiaci, cancro, obesità e diabete. Si tratta di una scoperta importante, soprattutto considerando l’elevato tasso di mortalità associato a queste patologie.

Perché fare un bagno turco dopo essersi allenati?

Chi ne ha la possibilità, dovrebbe prendere in considerazione l’idea di fare un bagno turco dopo un allenamento intenso. Il vapore umido, infatti, aiuta ad alleviare il dolore e permette ai muscoli di recuperare più in fretta rispetto a quanto avviene in un ambiente secco (come la sauna).

In alcuni casi, invece, può essere opportuno fare un bagno turco prima di allenarsi, per migliorare la flessibilità delle giunture e ridurre il rischio di infortuni durante attività come la corsa, il pilates e lo yoga.

Immagine | Pixabay @Irenna

Quando bisogna evitare di fare il bagno turco?

Fare un bagno turco non è sempre una buona idea. Bisogna evitare di esporsi alle sue temperature elevate se si ha la febbre (il rischio di stare male per il calore sarebbe troppo elevato) o se si soffre di qualche malattia, perché batteri e virus potrebbero trovare delle condizioni nelle quali prosperare. Inoltre, è necessario consultare un medico prima di fare un bagno turco quando si è incinta, immunocompromessi o in via di recupero da un intervento chirurgico.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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