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Autismo, quali sono le caratteristiche principali della neurodiversità?

Immagina di immergerti in un universo affascinante e complesso, ancorato alla tua dimensione personale ma distante dalla realtà circostante. Questa è la realtà di molte persone che affrontano l’autismo, un abisso profondo che separa il loro mondo interiore dal mondo esterno.

L’autismo colpisce un 1 bambino su 68, una statistica che sconvolge. I campanelli della solitudine entrano in scena entro i primi due anni di vita.

L’autismo, una delle tante sfaccettature del Disturbo dello Spettro Autistico, è come un complicato mosaico che nasconde affascinanti perle di diversità. Ma tra queste, c’è una in particolare, la sindrome di Asperger. A differenza delle altre, questa non mette a repentaglio le capacità linguistiche e cognitive.

Altre varianti includono il disturbo disintegrativo infantile, che si manifesta dopo una crescita normale seguita da un crollo improvviso e doloroso verso l’autismo, e la sindrome di Rett, una malattia genetica che colpisce solo le bambine. E poi, c’è il disturbo pervasivo dello sviluppo, che abbina un calcio alle limitazioni della normalità.

L’autismo colpisce spesso i maschi, con una propensione maggiore rispetto alle ragazze. L’autismo è come un labirinto intricato in cui molti si ritrovano intrappolati. È di vitale importanza che la società e i professionisti uniscano le forze per comprendere, sostenere e includere coloro che si trovano in questa situazione, aiutandoli a superare quel divario tra il loro mondo interiore e la realtà esteriore che sembra insormontabile. Solo con un po’ di consapevolezza e uno sforzo collettivo possiamo costruire un futuro in cui l’autismo diventa un ponte che ci unisce e ci arricchisce tutti, invece di essere una fonte di isolamento.

Autismo: un viaggio nel mondo sconosciuto della neurodiversità

L’autismo è una condizione complessa, le cui cause non sono ancora state definitivamente identificate.

Tuttavia, è emerso un corpo di prove che suggerisce la presenza di differenze strutturali e chimiche nel cervello delle persone autistiche. Queste discrepanze possono giocare un ruolo significativo nello sviluppo e nella manifestazione dei sintomi dell’autismo.

Molti studi hanno dimostrato che la genetica svolge un ruolo importante nello sviluppo di questa condizione misteriosa. Se uno dei due gemelli identici ha l’autismo, c’è una probabilità altissima che anche il gemello lo abbia. I fratelli di una persona con autismo hanno molte più possibilità di sviluppare questa stranezza rispetto alla popolazione generale.

Ma gli eventi durante la gestazione sono anch’essi dei probabili campanelli d’allarme. Le sostanze inquinanti e le tossine possono aumentare il rischio di autismo nel bambino. Un peso alla nascita basso, le malattie della mamma o complicazioni durante il parto, e persino l’età avanzata dei genitori al momento del concepimento possono far sì che il bambino sia più incline ad avere l’autismo.

Foto | pixelshot @Canva – saluteweb.it

Manifestazioni e Complicazioni dell’Autismo

L’indizio più evidente dell’autismo in un bambino è la sua incapacità di interagire socialmente. I neonati non risponderanno ai sorrisi, ai giochi vocali o ad altri stimoli e attività circostanti. I bambini non seguiranno gli sguardi delle altre persone né stabiliranno il contatto visivo. Inoltre, i segnali espressivi del volto e del corpo non vengono né compresi né espressi dai bambini autistici. Potrebbero persino avere difficoltà a sviluppare relazioni emotive e sociali.

Molti bambini con autismo trovano difficoltà nell’acquisire competenze linguistiche ed è improbabile che inizino una conversazione. Tuttavia, non è raro che una persona affetta dall’autismo ripeta frasi udite in conversazioni passate o presenti.

Questa tendenza alla ripetizione è riscontrabile anche in altri comportamenti associati all’autismo. Alcuni movimenti o gesti, come battere le mani o contorcersi, verranno ripetuti ancora e ancora. I bambini autistici non si impegneranno in giochi fantastici, ma possono apprendere e imitare azioni. Ad esempio, un bambino che sembra fare finta di usare un telefono – comporre, parlare, riagganciare – lo farà ogni volta nello stesso modo sequenziale. Ciò non indica un’immaginazione attiva, ma piuttosto la ripetizione di un comportamento appreso. L’apprendimento avviene in modo irregolare – ciò che un bambino sembra aver imparato un giorno potrebbe essere dimenticato il giorno successivo.

I bambini autistici spesso preferiscono mantenere un ordine rigoroso nella loro vita. Sappiamo tutti che le persone con autismo amano che le cose seguano delle ferree routine – persino un pasto servito con 5 minuti di ritardo potrebbe scatenare una reazione di lamentele.

Ma se trasformassimo questo aspetto in un affascinante cammino, una sfida entusiasmante da superare?
Anche lo spostamento di un oggetto dal suo posto abituale può essere estremamente angosciante, provocando una reazione che si ferma solo quando l’oggetto viene riposizionato nel suo luogo usuale.

Altri comportamenti presenti nelle persone con autismo includono:

– autolesionismo
– abitudini alimentari, di consumo o di sonno anomale
– mancanza di paura o paure irrazionali
– interessi e attività limitati
– variazioni dell’umore
– breve durata dell’attenzione
– reazioni insolite agli stimoli (mancanza di interesse o ipersensibilità)

Nonostante le persone affette da autismo possano manifestare diverse compromissioni nello sviluppo, è possibile che esse abbiano anche specifici punti di forza, che variano da individuo a individuo. Questi punti di forza possono includere abilità musicali o matematiche, così come altre aree particolarmente sviluppate.

I bambini autistici spesso presentano disturbi gastrointestinali (dolori addominali, stitichezza o diarrea, reflusso gastroesofageo), così come altri problemi di salute, tra cui disturbi del sonno (difficoltà ad addormentarsi, insonnia, cicli sonno-veglia alterati) ed epilessia. Non è raro che i bambini autistici si autolesionino.

Il lato unico dell’autismo: comprendere la diversità del neurosviluppo

Dato che le cause dell’autismo non sono ancora ben definite, non esiste un test semplice per stabilire se un bambino ne è affetto o meno. Tuttavia, basandosi sulle difficoltà nell’interazione sociale, i modelli comportamentali e la limitata capacità di comunicazione, un professionista medico, uno psicologo o uno psichiatra possono identificare un bambino come autistico.

Solitamente, l’autismo viene rilevato attorno ai 3 anni di età. Gli elementi chiave nella diagnosi includono:

– Compromissione dell’interazione sociale e della comunicazione.
– Comportamenti limitati e ripetitivi.

È di fondamentale importanza che il medico escluda la possibilità che i comportamenti ripetitivi non siano causati da convulsioni, e che la diagnosi sia accurata e seguita da un piano di trattamento adeguato.

Trattamenti e misure preventive

Purtroppo, al momento non esiste una cura definitiva per l’autismo.

Fortunatamente, grazie all’uso di medicinali sono riusciti a ridurre un po’ di quei fastidiosi sintomi come l’aggressività e il comportamento autodistruttivo. Certo, non sappiamo ancora perché si ha l’autismo e quindi non si può curarlo tramite farmaci specifici.
Dalma Bonaiti

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