Attacchi+di+panico%2C+cosa+sono+e+come+fare+per+riconoscerli
salutewebit
/attacchi-di-panico-cosa-sono-e-come-fare-per-riconoscerli/amp/
Approfondimenti

Attacchi di panico, cosa sono e come fare per riconoscerli

Ansia e panico sono due nostri “nemici”, soprattutto dal 2020, dopo la pandemia Covid-19. I casi sono in aumento e sono preoccupanti. Ne soffrono le persone di tutte le età: dagli adolescenti (a scuola o in altri contesti di vita), ai tanti lavoratori che, causa mesi di smart working, devono tornare in luoghi affollati e claustrofobici.

Ma che cos’è un attacco di panico e come si manifesta? È l’improvvisa comparsa di ansia e il disturbo di panico, in sostanza, è anche aver paura di futuri attacchi. Perché se è accaduto una volta, non è da escludere appunto che possa risuccedere.

Cosa può succedere: i sintomi

Tutte le persone sperimentano degli attacchi di panico almeno una volta nella vita, ma non tutti naturalmente sviluppano poi un vero e proprio disturbo di panico. La percentuale è bassa, del 2-4% della popolazione generale. I sintomi sono diversi e possono essere sia fisici sia mentali. Arrivano senza preavviso ed è per questo che impauriscono. Ma quanto può durare un attacco? Tipicamente dai 5 ai 20 minuti, ma ci sono casi nei quali possono durare addirittura più di un’ora per la reazione emotiva che amplifica il sintomo.

Immagine | Pixabay @Jossuetrejo_oficial

E sono molteplici: dal sentirsi spaventati e nervosi, ai dolori al petto, passando per un battito cardiaco accelerato, mal di testa, mal di stomaco, vertigini, aumento della sudorazione e “fame d’aria”. Fino alla paura di morire, di perdere il controllo, al senso di stordimento, al senso di irrealtà e di stranezza nella percezione del proprio corpo e senso di confusione. Insomma, un attacco di panico non è da sottovalutare. Anche perché uno dei più angoscianti è spesso la percezione della mancanza d’aria fino alla nausea o alla paralisi muscolare.

Le cure per vincere il disturbo di panico

Naturalmente, quando tutto questo accade bisogna subito rivolgersi a un professionista esperto in questo tipo di problematica. Che ci possa aiutare ad affrontarli. Come la Terapia cognitivo comportamentale (CBT): aiuta il paziente a cambiare i propri pensieri e le proprie azioni così da poter gestire il panico. Bisogna imparare a conoscere i motivi dell’ansia e non temerli. Il paziente può essere aiutato anche da terapie farmacologiche (ma rivolgetevi sempre ai propri medici): in genere vengono mantenute per circa un anno.

Immagine | Pixabay @Stevepb

Alcuni pazienti, però, sono recidivi o per fattori predisponenti, genetici e caratteriali (temperamento ansioso) o come conseguenza a eventi stressanti e avversi (lutti). Tutte cause per le quali, magari una seconda fase della terapia, lavorarci su con il proprio medico. Le ricadute, e questa è una buona notizia, sono facilmente identificabili.

Redazione Saluteweb

Recent Posts

Disturbi mentali, in Italia ne soffre un minore su cinque. Ecco a cosa fare attenzione

La salute mentale è un tema sempre più affrontato, anche e soprattutto tra i giovani.…

2 ore ago

Infertilità maschile, quali sono i fattori di rischio?

Il problema dell’infertilità negli uomini è in continuo aumento e sempre più preoccupante: ecco cosa…

4 ore ago

Vitamina D, quali sono i valori normali e perché è importante conoscerli

La vitamina D è fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo, ma quali dovrebbero…

4 ore ago

Latte vegetale, qual è l’alternativa migliore?

Scopri le differenze tra latte vaccino e bevande vegetali, i benefici, i rischi di carenze…

21 ore ago

Mangiare senza sale aiuta davvero a dimagrire? Quel che bisogna sapere

In questo articolo andiamo a rispondere a una domanda che si pongono tutte le persone…

1 giorno ago

Allume di rocca, cos’è e quali sono i suoi benefici

In questo articolo andremo a vedere tutto ciò che c’è da sapere a proposito di…

1 giorno ago