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L’aspirina riduce i rischi di un secondo infarto, lo studio

Per ridurre il rischio di un secondo episodio cardiaco, i medici consigliano di consumare l’aspirina a basse dosi. Questo farmaco è raccomandato non solo ai cardiopatici, ma anche a tutti coloro che hanno avuto un infarto. Tuttavia, secondo un nuovo studio pubblicato su Jama Network, il farmaco viene tuttora usato da meno della metà dei pazienti a cui è stato consigliato. Questo nonostante sia poco costoso e facilmente reperibile praticamente ovunque nel mondo.

L’uso, neanche a dirlo, è inferiore soprattutto nei Paesi più poveri rispetto ai Paesi più sviluppati. Secondo la nuova ricerca scientifica, inoltre, guardando a livello generale, solo il 40% dei cardiopatici a cui è stata prescritto prende l’aspirina. 

L’uso dell’aspirina nel mondo

Secondo la ricerca di Jama, nei Paesi quali l’Etiopia, il Benin, e l’Afganistan, solamente il 16,5% dei malati che dovrebbe effettivamente fare uso di questo farmaco lo consuma. Diversamente, i numeri salgono fino al 65% nei Paesi quali Inghilterra, America ed aree simili.

Immagine | Pixabay @stevepb – Saluteweb.it

A condurre la ricerca, che ha interessato ben 51 Paesi, sono state la Washington University e la University of Michigan, con la collaborazione di altre istituzioni internazionali. Per arrivare a questi dati, inoltre, i sondaggi sull’uso dell’aspirina sono stati condotti e riveduti dal 2013 al 2020, quindi per ben 7 anni.

L’aspirina è un farmaco usato per combattere le diverse infiammazioni del corpo. Tra i farmaci più comuni e utilizzati nel mondo contemporaneo, questo è un medicinale non steroideo che non ha bisogno di prescrizione medica. Tuttavia, non deve essere preso insieme ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei, chiamati anche FANS. 

Cos’è l’aspirina e per cosa si prende

Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo preso l’aspirina. Questa viene comunemente usata per combattere diversi disturbi: il raffreddore, la sindrome influenzale, il mal di testa, la febbre e i dolori mestruali, fino al mal di denti. Tuttavia, nonostante sia tra i farmaci più comuni e venduti in tutto il mondo, questo non può essere somministrato a tutti. Ad esempio, per prenderlo bisogna aver compiuto i 16 anni d’età: inoltre, bisogna avere un peso superiore ai 40kg. Sotto di questo, infatti, è richiesto il parere del medico. In generale, se non si è mai fatto uso di aspirina, è sempre bene chiedere il parere al proprio medico prima di farne uso. 

In generale, si consiglia di andare cauti con farmaco se si assumono altri medicinali a base di acido acetilsalicilico, e se compare del mal di testa nel momento in cui lo si assume. Se si soffre di insufficienza epatica o renale, asma, emorragia gastrointestinale, e se – in generale – si fa un uso abbondante e regolare di prodotti antidolorifici. Non è raro far confusione tra aspirina e tachipirina: infatti, entrambe le molecole svolgono un’azione antidolorifica e antifebbrile. Solo l’aspirina, però, ha un effetto antinfiammatorio. Se la tachipirina può essere somministrata ai bambini, come abbiamo già specificato sopra l’aspirina è solitamente controindicata sotto i 16 anni d’età. Entrambi sono farmaci ‘classificati’ da banco, quindi che possono essere usati per il trattamento di piccole patologie. Tra le due, la tachipirina è generalmente tollerata meglio a livello gastrico.

Lavinia Nocelli

Sono una fotogiornalista di Senigallia. Mi occupo di salute mentale, migrazioni e conflitti sociali: ho realizzato reportage nei campi profughi di Calais e Dunkerque, in Romania, Ucraina e Albania, a bordo della Sea Watch e in Irlanda del Nord. Collaboro con The Independent, Il Manifesto, Lifegate, TPI, InsideOver, Skytg24, e Good Morning Italia, tra gli altri

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