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Aneurisma dell’aorta toracica, cos’è e come si verifica

L’aneurisma dell’aorta toracica avviene quando la parete dell’arteria più grande dell’organismo si dilata in modo preoccupante nel suo tratto toracico ascendente. Di solito in questa sezione lo spessore del vaso sanguigno è di circa 2,5 centimetri, ma quando si verifica un aneurisma può raggiungere o persino superare i 5 centimetri. In questo caso bisogna prendere in considerazione l’idea di sottoporsi a un intervento chirurgico, perché una dilatazione eccessiva può provocare un’insufficienza aortica severa o persino una rottura dell’arteria a causa della pressione sanguigna, con conseguente emorragia (spesso fatale).

Aneurisma aortico – Photo by James Heilman, MD licensed under CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en)

Le cause e i sintomi dell’aneurisma dell’aorta toracica

Esistono diversi fattori di rischio che possono favorire il verificarsi di un aneurisma dell’aorta toracica. Lobesità e il tabagismo sono due possibili cause da tenere in considerazione, così come eventuali traumi al torace e una predisposizione genetica (chi ha avuto dei casi simili in famiglia farebbe meglio a tenere sotto controllo la situazione). Anche l’ipertensione arteriosa è un fattore da non sottovalutare. Tra le malattie che favoriscono l’aneurisma dell’aorta toracica ci sono l’aterosclerosi, la sifilide, la tubercolosi e varie patologie degenerative dell’aorta. In generale, gli uomini corrono un rischio maggiore rispetto alle donne.

Un aspetto insidioso dell’aneurisma dell’aorta toracica è la sua tendenza a manifestarsi senza essere segnalata da sintomi particolari. Può comunque esistere una sintomatologia legata a questa condizione, spesso influenzata dalla dilatazione dell’arteria. Si possono verificare dei dolori che colpiscono il collo, la regione cervicale e la mandibola, oltre che il torace e la parte posteriore dello sterno. Quando l’aneurisma è di grandi dimensioni, tende a comprimere le strutture circostanti, causando difficoltà nella respirazione e/o nella deglutizione, ma anche tosse e raucedine. Infine, si può verificare la creazione di emboli nei rami sanguigni periferici.

I possibili trattamenti

Per verificare la presenza di un aneurisma dell’aorta toracica bisogna sottoporsi a una serie di esami, tra cui l’imaging toracico mediante radiografia, la risonanza magnetica, la tomografia computerizzata, l’ecografia e l’angiografia. Finché la dilatazione della parete dell’arteria non supera i 5 centimetri di spessore, i medici tendono a limitarsi a un controllo una volta ogni sei mesi con TAC ed ecografia. Tuttavia se il paziente soffre di ipertensione diventa necessario tenere la situazione sotto controllo farmacologico. Quando l’aneurisma raggiunge o supera i 5 centimetri diventa necessario sottoporsi a un intervento.

Tramite la chirurgia tradizionale è possibile sostituire il tratto colpito da aneurisma con una protesi sintetica, tramite un’incisione toracica. La chirurgia cardiovascolare, invece, prevede l’utilizzo di uno stent, che viene inserito nel corpo tramite piccole incisioni a livello del polso e inguinale e posizionato all’interno dell’aorta colpita da aneurisma.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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