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Stili di vita

Andare in bicicletta fa bene alla salute: tutti i benefici

Andare in bicicletta regolarmente fa bene alla salute: la scienza lo ha confermato. Usare la bici quotidianamente, sia per spostarsi che per fare sport, offre molti benefici all’organismo.

Questa attività fisica aiuta a prevenire diverse malattie, tra cui quelle cardiovascolari e andare in bicicletta è adatto a tutti, indipendentemente dall’età.

Con uno sforzo modulabile, consente di mantenere una buona forma fisica e migliora l’equilibrio psicologico grazie alla produzione di endorfine.

Andare in bicicletta fa bene alla salute

L’attività respiratoria e aerobica richiesta dalla bicicletta, se praticata regolarmente, provoca un moderato aumento delle cavità cardiache e l’ipertrofia delle pareti del cuore, migliorando così la resistenza alla fatica e la capacità respiratoria.

I benefici per il sistema cardiovascolare includono la diminuzione della pressione arteriosa diastolica, l’aumento dell’elasticità delle pareti venose e una migliore circolazione del sangue negli arti inferiori, prevenendo gonfiore e affaticamento.

andare in bicicletta fa davvero bene alla salute: ecco perché | unsplash @alejandrolopez

Pedalare aiuta a bruciare grassi e calorie (circa 600 kcal all’ora con pedalata sostenuta), riducendo l’adipe e migliorando il metabolismo. Questo contribuisce a controllare i livelli di colesterolo, glicemia e trigliceridi, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari come infarto e ictus.

Grazie alla possibilità di regolare l’intensità dello sforzo, la bicicletta è consigliata anche per i pazienti che stanno recuperando da interventi cardiaci, ovviamente a intensità ridotta e sotto stretta supervisione medica.

Tra i benefici della bicicletta si annovera anche la protezione delle cartilagini di anche, ginocchia e caviglie, che vengono allenate con il movimento rotatorio della pedalata senza sovraccaricare le articolazioni.

Inoltre, la posizione stessa che si assume quando si pedala, protegge anche la colonna vertebrale, perché il peso viene scaricato attraverso la bicicletta su manubrio e sellino.

muscoli che vengono maggiormente tonificati con il ciclismo, più o meno intenso, sono quelli di polpacci, cosce e glutei, mentre quelli di braccia, torso e parte bassa della schiena vengono comunque sollecitati. Infine, la pedalata in piedi aiuta a rinforzare gli addominali.

Quando possibile, utilizzare la bicicletta per spostarsi in città è particolarmente consigliato, poiché consente infatti di sfruttare il tempo dello spostamento per fare attività fisica e passare più tempo all’aria aperta e godere della luce del sole.

Tuttavia, se spostamenti di pochi chilometri possono rivelarsi un’attività benefica utile a contrastare la sedentarietà, mettere in moto l’organismo e controllare il peso (ovviamente se la pratica è costante e sempre in combinazione con una dieta sana e uno stile di vita equilibrato), non si possono comunque considerare un vero e proprio allenamento.

Per poter parlare di allenamento, infatti, bisogna sollecitare il corpo con una pedalata impegnata e una percorrenza lunga, di circa 45-60 minuti giornalieri (o più, a seconda del livello di allenamento).

Ma andare in bicicletta fa bene proprio a tutti? Ci sono delle circostanze in cui è opportuno prestare un’attenzione maggiore: in caso di infezioni all’apparato urinario, malattie infiammatorie acute e croniche dei genitali, o emorroidi.

Inoltre chi non è sufficientemente allenato potrebbe andare incontro a sollecitazioni eccessive, è un problema che può riguardare chi soffre di patologie cardiovascolari (che, come abbiamo detto, deve allenarsi sotto stretto controllo medico), ma anche chi è interessato da ernia del disco e lombosciatalgie dovrebbe risolvere il problema prima di riprendere l’attività cicloturistica.

In particolare, la colonna lombare e il nervo sciatico possono entrare in sofferenza in caso di carico mal distribuito o posizioni sbagliate.

Il consiglio è dosare le energie in base alla propria forma fisica ed evitare i sovraccarichi, anche utilizzando un buon cardiofrequenzimetro. Una bicicletta adeguata al percorso che si deve effettuare è sicuramente il primo passo per evitare sforzi eccessivi.

Dieci buoni motivi per fare questa attività sportiva

Ecco qui di seguito 10 buoni motivi per andare in bicicletta:

  • rende più felici: John Ratey, psichiatra della Harvard Medical School, nel suo libro Spark: The Revolutionary New Science of Exercise and the Brain, racconta di pazienti che dopo un anno di “cicloterapia” erano notevolmente migliorati da gravi forme di depressione. Insomma, gli scienziati che da anni studiano i benefici della bicicletta sul nostro cervello, sono concordi: pedalare abbassa lo stress e diminuisce la depressione.
  • controlla il peso, soprattutto nelle donne: un’ora di bicicletta fa bruciare fino a 500 calorie. Secondo una ricerca pubblicata su Archives of Internal Medicine, che studiava gli effetti benefici della bicicletta su donne in premenopausa in sovrappeso, un’ora di bicicletta, più volte alla settimana, ha effetti dimagranti.
  • protegge il cuore: diversi studi provano che la bicicletta è utile per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e ne evita il peggioramento negli anziani. Il ciclismo, infatti, è uno sport di resistenza e pedalare rafforza gradualmente non solo il cuore, ma anche la ventilazione polmonare.
  • non fa male alla prostata, poiché non esiste un legame fra l’andare regolarmente in bici e l’insorgenza di problemi per la salute maschile. I ciclisti non rischiano infezioni uro-genitali, disfunzione erettile, infertilità. I ricercatori hanno preso un campione di 5.300 ciclisti inglesi, fra i 16 e gli 88 anni, abituati a stare in sella dalle 3 alle 9 ore alla settimana per valutare le probabilità di ammalarsi di queste patologie. E i risultati ottenuti sono tranquillizzanti. Al contrario, andare in bicicletta fa bene alla zona pelvica perché attraverso la pompa muscolare delle gambe viene attivata la circolazione venosa.
  • non danneggia le articolazioni: a differenza della corsa, il ciclismo è uno sport a basso impatto. Pedalando, non esercitiamo pressioni sulle articolazioni degli arti inferiori ed ecco perché è indicato per le ginocchia. Inoltre, come riporta una ricerca francesce pubblicata su Journal of Electromyography and Kinesiology, effettuata su chi pratica mountain bike, rafforza tutti i muscoli delle gambe. Chi va in bici migliora il metabolismo muscolare a vantaggio soprattutto di glutei, cosce e polpacci, rafforzando anche i muscoli e le ossa della zona dorsale, quindi anche la schiena ne riceve benefici.
  • diminuisce l’affaticamento: i ciclisti, nonostante la fatica che possono sopportare in lunghe e pendenti arrampicate, hanno maggior energia: secondo uno studio dell’Università della Georgia i livelli di energia di chi va in bici a ritmo moderato per almeno 3 volte a settimana, migliorano del 20%, mentre diminuisce l’affaticamento del 65%.
  • allunga la vita: più si pedala intensamente e più si allunga l’aspettativa di vita, soprattutto perché si evitano malattie cardiache. Lo sostiene uno studio danese: per le donne, dai 2 ai 3 anni in più, e per gli uomini, dai 4 ai 5 anni. Addirittura, i ciclisti del Tour de France vivono, in media, circa 8 anni in più rispetto ad altri sportivi. È il risultato di una ricerca pubblicata su International Journal of sport medicine. Infatti, secondo stime effettuate sui 53 Paesi europei censiti dall’OMS, la sedentarietà provoca circa un milione di decessi l’anno.
  • la bicicletta non è pericolosa, soprattutto muniti di casco. La bicicletta può essere pericolosa, soprattutto in città. Insomma, bisogna stare molto attenti al traffico. Meglio usufruire delle piste ciclabili e, soprattutto, indossare un casco omologato e della misura giusta. In ogni caso, diverse ricerche che cercano di chiarire vantaggi o svantaggi derivanti dall’uso della bicicletta, sono a favore della mobilità ciclistica: i benefici che la bici regala alla salute sono superiori ai rischi degli incidenti stradali e dell’esposizione agli inquinanti atmosferici.
  • fa bene al Paese: secondo un recente studio pubblicato dalla Commissione economica per l’Europa dell’Onu (Unece) e dall’Ufficio regionale Oms per l’Europa, se le maggiori città europee investissero nelle due ruote e quindi nel “trasporto verde e sano”, oltre 76.600 persone potrebbero trovare lavoro (nella vendita al dettaglio di biciclette, nella manutenzione, nella fornitura di abbigliamento e accessori per ciclisti). Inoltre si potrebbero salvare circa 10 mila vite. Se Roma adottasse lo stesso modello di bike sharing di Copenaghen (città leader in Europa con il 26% del trasporto in città su due ruote) potrebbero crearsi oltre 3.200 nuovi posti di lavoro e si potrebbero salvare 154 vite in un anno.
  • chi va in bici piace di più: secondo uno studio della British Heart Foundation, un quarto degli inglesi pensa che i ciclisti siano affascinanti, intelligenti, ecologisti, altruisti e generosi, sarà vero?
Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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