Dormire correttamente e poter garantire per il nostro corpo almeno 6-8 ore di riposo a notte è fondamentale. Quello che forse non è chiaro a molti è che, anche dormire troppo può avere i suoi rischi. Non bisognerebbe esagerare, contrariamente si può andare incontro a diversi disturbi a carico del sistema cardiovascolare.
A sottolineare questa tesi sono stati i risultati raggiunti con una ricerca condotta da un team di ricercatori canadesi e pubblicato sull’European Heart Journal. I dati raccolti hanno evidenziato l’importante correlazione che esiste tra sonno e rischio di sviluppare patologie cardiovascolari e addirittura il decesso.
Dalle osservazioni degli esperti, su un campione di 116 mila persone, è stato affermato che il rischio di contrarre malattie aumentava del 17% se si superavano le 9-10 ore di riposo al giorno, contando anche quelle fatte durante il giorno, e del 41% se si superavano le 10 ore di sonno. Gli individui presi in considerazione, di età compresa tra i 35 e i 70 anni, che non svolgevano un corretto riposo, sono stati coinvolti in un elevato numero di complicazioni cardiovascolari.
Anche dormire troppo poco aumenterebbe il rischio di mortalità e di disturbi cardiovascolari. Lo ha dimostrato un recente studio che afferma, inoltre, che la durata ottimale stimata del sonno per gli adulti è tra le sei e le otto ore al giorno. Grazie alla ricerca, che ha visto coinvolti 90.000 adulti, si è scoperto che l’attività fisica può contrastare alcuni degli effetti negativi associati alla durata del sonno troppo breve o troppo lunga. “Lo studio – pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology, rivista della Società Europea di Cardiologia (ESC) – ha dimostrato che l’aumento dei livelli di attività fisica ha indebolito i rischi di mortalità associati alla durata del sonno breve o lunga“, ha affermato l’autore della ricerca, il dott. Jihui Zhang dell’Affiliated Brain Hospital dell’Università medica di Guangzhou, in Cina.
Il dottor Zhang ha dichiarato: “I nostri risultati suggeriscono che gli sforzi di promozione della salute mirati sia all’attività fisica che alla durata del sonno possono essere più efficaci nel prevenire o ritardare la morte prematura negli adulti di mezza età e negli anziani piuttosto che concentrarsi su un solo comportamento. In uno scenario ideale, le persone otterrebbero sempre quantità salutari sia di sonno che di attività fisica. Tuttavia, il nostro studio indica che fare abbastanza esercizio fisico può compensare in parte l’impatto negativo di perdere una buona notte di sonno.”
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