Gli anacardi sono semi oleosi ricchi di proprietà alleate della salute. In Italia sono poco usati rispetto ad altri paesi come in India e in Cina dove sono un ingrediente molto comune in cucina, ma il loro impiego negli ultimi anni sta abbracciando altre culture culinarie nel mondo. Botanicamente l’albero di anacardio è una pianta tropicale sempreverde di medie dimensioni originaria della foresta amazzonica, appartenente alla famiglia Anacardiaceae e conosciuta con il nome scientifico Anacardium occidentale. Attualmente i principali produttori di anacardi sono India, Brasile, Mozambico, Tanzania e Nigeria. E in Italia sono reperibili sul mercato tutto l’anno. Ma quali sono le proprietà nutrizionali degli anacardi e i possibili benefici?
Come riferito in un approfondimento pubblicato sul portale del polo ospedaliero Humanitas, 100 grammi di anacardi apportano circa 600 calorie ripartite come segue: 69% lipidi, 21% carboidrati e 10% proteine.
In particolare, 100 grammi di anacardi apportano 3 g di acqua, 15 g di proteine e 46 g di lipidi, di cui 27 g di acidi grassi monoinsaturi (fra cui acido oleico), 9 g di acidi grassi saturi, 8 g di acidi grassi polinsaturi (acido linoleico), 9 g di zuccheri solubili e 3 g di fibre.
Quanto alle vitamine e i minerali, gli anacardi sono ricchi di niacina, vitamina E, potassio, fosforo, calcio, magnesio e sodio. Ma contengono anche ferro, rame e zinco.
Come indicato dagli specialisti dell’Humanitas, gli anacardi sono fonte di acidi grassi dalle proprietà protettive nei confronti della salute cardiovascolare e di antiossidanti che possono a loro volta proteggere la salute di cuore e arterie. Anche il rame può migliorare le difese antiossidanti. Ma non solo. Questo minerale, componente essenziale di molti enzimi, partecipa anche alla produzione di energia e allo sviluppo delle ossa, dei tessuti connettivi e della melanina presente in pelle e capelli. Gli ultimi studi di settore indicano anche che il consumo di anacardi potrebbe inoltre favorire la salute delle ossa grazie al magnesio contenuto in questi semi, che aiuta anche a controllare il tono nervoso e muscolare combattendo, così, pressione alta, spasmi muscolari, emicrania, tensioni e affaticamento.
Ma ci sono anche delle possibili controindicazioni. Gli anacardi, infatti, contengono anche ossalati, che in concentrazioni elevate possono promuovere la formazione di calcoli. Per questo il loro consumo potrebbe essere sconsigliato in caso di problemi a reni o cistifellea. Gli specialisti segnalano, inoltre, che la loro assunzione potrebbe interferire con l’azione di farmaci antidiabetici.
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