Approfondimenti

Alzheimer, uno studio ha dimostrato un legame diretto con la scarsa qualità del sonno

Ci sarebbe un legame diretto tra Alzheimer e una scarsa qualità del sonno. È la conclusione a cui è giunto un nuovo studio del Centro di medicina del sonno dell’ospedale Molinette della Città della salute di Torino e dell’Università del capoluogo piemontese, che ha descritto per la prima volta il meccanismo alla base di questo legame. I risultati dello studio, pubblicati sulle pagine della rivista specializzata internazionale Acta Neuropathologica Communications, potrebbero aprire la strada a nuove strategie per la prevenzione dell’Alzheimer, la causa più comune di demenza nella popolazione anziana.

Foto di Pixabay | Tibor Janosi Mozes

Lo studio sui topi

Per compiere lo studio, i ricercatori nanno esaminato l’effetto di un sonno disturbato su topi da laboratorio geneticamente predisposti al deposito di beta-amiloide, una proteina che compromette irreversibilmente le funzioni cognitive dell’animale anche se giovane. Hanno così osservato che anche solo frammentando il sonno dei roditori con brevi risvegli, senza alterare il tempo totale di riposo, per un mese (ovvero circa tre anni di vita dell’uomo), può essere compromesso il funzionamento del sistema glinfatico, con conseguente aumento del deposito della proteina beta-amiloide.

Il legame tra Alzheimer e disturbi del sonno

Era già noto che il riposo notturno nei pazienti con malattia di Alzheimer è spesso disturbato fino ad arrivare a una vera e propria inversione del ritmo sonno-veglia. Ma la nuova ricerca ha rilevato che anche i disturbi del sonno stessi, come deprivazione di sonno, insonnia e apnee, possono influenzare negativamente il decorso della patologia. Nello specifico, è emerso che nei soggetti con sonno disturbato, sia in termini di quantità che di qualità, si registra un incremento del deposito cerebrale della proteina beta-amiloide implicata nella genesi della malattia di Alzheimer. I ricercatori sono inoltre riusciti a dimostrare che questo incremento sarebbe dovuto a una ridotta eliminazione della proteina da parte del sistema glinfatico, il “sistema di pulizia” del cervello, particolarmente attivo proprio durante il sonno profondo.
Lo studio è stato svolto in collaborazione tra il Centro di medicina del sonno dell’ospedale Molinette della Città della salute di Torino, diretto da Alessandro Cicolin, e dal Neuroscience Institute of Cavalieri Ottolenghi (Nico) con Michela Guglielmotto, entrambi afferenti al dipartimento di Neuroscienze Rita Levi Montalcini dell’Università di Torino.

Dottore | Pixabay @Jossuetrejo_oficial

Alzheimer: cos’è e quali sono i sintomi

Come detto, l’Alzheimer è la causa più comune di demenza tra gli anziani. È una patologia neurodegenerativa che si manifesta soprattutto dopo i 65 anni, caratterizzata da un processo degenerativo progressivo che provoca la morte delle cellule nervose in determinate aree del cervello, causando un deterioramento delle funzioni cognitive. Si manifesta generalmente con difficoltà a eseguire le attività quotidiane e conseguente perdita di autonomia, disorientamento spazio-temporale, disturbi del linguaggio e perdita di memoria.

Jennifer Caspani

Comasca, poco più che 20enne, dal 2018 scrivo per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. L’empatia è il mio punto di forza, soprattutto se si tratta di comprendere le emozioni delle persone più introverse, ancor meglio se hanno quattro zampe, una coda scodinzolante e tanta voglia di rincorrere un bastone.

Recent Posts

Un nuovo virus comparso in Russia preoccupa la comunità scientifica: ecco cosa sappiamo a riguardo

Un nuovo virus misterioso avrebbe colpito la Russia, ma le autorità locali smentiscono: ecco cosa…

4 ore ago

Tumori, aumenta il rischio per i giovani: ecco i sintomi da non sottovalutare

I tumori preoccupano sempre di più, e anche tra i giovani cresce l'allerta: ecco alcuni…

1 giorno ago

Giornata mondiale dell’endometriosi: definizione e impatto sulla popolazione femminile in Italia

Oggi, 28 marzo, si celebra la Giornata mondiale della consapevolezza sull'endometriosi: ecco tutto ciò che…

4 giorni ago

Lariocidina, cos’è e come funziona il nuovo antibiotico che combatte i super batteri

Andiamo a scoprire tutto ciò che c'è da sapere su un antibiotico che potrebbe rivoluzionare…

5 giorni ago

Mal di primavera: cos’è e come si combatte il Disturbo Affettivo Stagionale

In questo articolo andiamo a scoprire tutto ciò che c'è da sapere su una forma…

6 giorni ago

Alimentazione, scoperta la dieta migliore per invecchiare in salute

Uno studio avrebbe individuato la dieta ideale per invecchiare in salute: ecco tutto ciò che…

1 settimana ago