Starnuti, prurito al naso e agli occhi, lacrimazione ma anche affaticamento respiratorio fino all’asma. Sono alcuni dei sintomi provocati dalle allergie, soprattutto nella stagione primaverile, ma come si fa a scoprire se si è davvero allergici e a cosa in particolare? E cosa si può fare per prevenire e limitare i fastidi?
L’allergia è una reazione anomala che il sistema mette in atto per difendersi da alcune sostanze estranee normalmente innocue che possono essere presenti nell’ambiente, detti allergeni, come i pollini, gli acari o le muffe. Si trovano anche negli alimenti, o nei veleni di insetti quali le api, le vespe e i calabroni.
Per capire se si è allergici e a quale sostanza la prima cosa da fare è sottoporsi a una visita, rivolgendosi a uno specialista allergologo che indicherà quali esami del sangue e prick test eseguire. Quest’ultimo consiste nell’applicare sulla superficie interna dell’avambraccio una goccia delle sostanze che si sospetta possano causare allergia. Dopo mezzora si osserva la cute per valutare la reazione agli allergeni. Se si manifesta rossore e rigonfiamento la risposta è giudicata positiva e quindi indice di un’allergia.
Le allergie più comuni sono quelle ai pollini, agli animali domestici, agli acari della polvere presenti in casa, agli alimenti, ai farmaci e alle punture d’insetto. Tra le allergie alimentari le più diffuse sono a latte, uova, arachidi, frutta secca (noci, mandorle, pinoli, noci del Brasile e noci pecan), alla soia, al grano, a cereali che contengano glutine (inclusi orzo, segale e avena) e ai crostacei. Meno comuni le allergie alle punture di insetto che nei casi più gravi possono provocare orticaria, angioedema, asma, disturbi gastrointestinali o addirittura shock anafilattico, reazione allergica particolarmente grave che, a causa di un abbassamento repentino della pressione, va a coinvolgere il sistema cardiocircolatorio mettendo a rischio la vita del paziente.
La prima cosa da fare per evitare una reazione allergica è evitare o ridurre il più possibile il contatto con gli allergeni responsabili dei fastidi. Per le fasi acute è utile la terapia farmacologica, principalmente tramite la somministrazione ‘locale’ attraverso colliri, spray nasali e devices per la cura dell’asma. Possono essere usati anche gli antistaminici per ridurre il rilascio di istamina nel sangue e alleviare alcuni sintomi tra cui prurito, starnuti o lacrimazione. Per chi invece sa di essere allergico al veleno degli imenotteri o a determinati allergeni alimentari, è consigliabile avere sempre con sé degli autoiniettori di adrenalina che servono per delle somministrazioni tempestive in caso di emergenza, prima dell’arrivo dei soccorsi sanitari.
In questo articolo andiamo a scoprire tutte le proprietà del cachi, un frutto che ha…
Tra le infiammazioni più dure che colpiscono l’area dei polmoni troviamo, senza dubbio, la bronchite.…
La salute mentale è un tema sempre più affrontato, anche e soprattutto tra i giovani.…
Il problema dell’infertilità negli uomini è in continuo aumento e sempre più preoccupante: ecco cosa…
La vitamina D è fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo, ma quali dovrebbero…
Scopri le differenze tra latte vaccino e bevande vegetali, i benefici, i rischi di carenze…