Le manifestazioni di questa allergia possono andare da lievi irritazioni cutanee fino a gravi reazioni anafilattiche che possono essere rischiose per la vita
Sono in molti a soffrire dell’allergia al lattice, reazione immunitaria scatenata dall’esposizione a prodotti contenenti lattice di gomma naturale. Le manifestazioni di questa allergia possono andare da lievi irritazioni cutanee fino a gravi reazioni anafilattiche che possono essere rischiose per la vita. Ormai questo tipo di allergia si è diffuso e, quindi, sono anche in aumento le misure preventive. Anche perché il lattice è utilizzato in una vasta gamma di prodotti di uso comune come palloncini, preservativi, guanti, elastici e molti dispositivi medici.
“La sintomatologia dell’allergia al lattice può insorgere immediatamente al contatto diretto di mucose e cute con il prodotto che contiene lattice oppure dopo inalazione delle particelle di lattice sospese in aria o ancora a seguito di iniezioni, interventi chirurgici, esecuzione di piercing o tatuaggi (via parenterale)”, ha detto al sito dell’Humanitas la dottoressa Maria Rita Messina, allergologa del Centro di Medicina Personalizzata: Asma e Allergologia presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
I sintomi
I sintomi dell’allergia al lattice sono diversi. Ci sono sintomi cutanei come orticaria, eruzioni cutanee, prurito, gonfiore, dermatite da contatto. O sintomi respiratori come il naso che cola, gli starnuti, il prurito agli occhi, la tosse e le difficoltà respiratorie, fino a sintomi asmatici. O anche sintomi gastrointestinali come il dolore addominale, la nausea e il vomito o la diarrea.
A rischio sono in particolar modo alcune categorie professionali che utilizzano ogni giorno questo materiale, come chi lavora nell’industria della gomma o gli operatori sanitari. “Risulta spesso sensibilizzato anche chi ha dovuto sottoporsi a svariati interventi chirurgici (soprattutto durante l’infanzia ma non solo). Alcune persone allergiche al lattice possono manifestare sintomi allergici anche dopo ingestione di alcuni alimenti come avocado, banana, castagna, kiwi, mango e papaya. Questa associazione è chiamata ‘sindrome lattice-frutta’, un tipo di cross-reattività che si verifica quando il sistema immunitario identifica, in sostanze diverse, le proteine o le loro componenti come strutturalmente simili o biologicamente correlate, attivando così una risposta immunitaria”, ha continuato la dottoressa Messina.
La prevenzione
Come ricorda sempre la dottoressa Messina “ci sono alcuni campanelli d’allarme in presenza dei quali è opportuno richiedere un consulto con lo specialista allergologo, in attesa del quale si deve evitare di venire in contatto con il lattice, fino alla formulazione di una diagnosi”. Bisogna stare attenti a prurito o gonfiore alle labbra durante una visita odontoiatrica o medica in cui lo specialista ha utilizzato guanti in lattice oppure in caso di attività quotidiane come gonfiare dei palloncini di gomma; prurito o gonfiore alle mani dopo aver usato guanti in lattice o gomma; prurito o gonfiore in area urogenitale dopo una visita specialistica; ginecologica, urologica o proctologica e/o dopo aver usato profilattici o altri dispositivi.
“Chi ha una diagnosi di allergia al lattice deve dunque prestare particolare attenzione e utilizzare prodotti senza lattice, come guanti in vinile, nitrile o neoprene. La prevenzione è la chiave per evitare reazioni allergiche e in caso di emergenza, il trattamento tempestivo della reazione può salvare la vita. Chi è allergico al lattice dovrebbe quindi portare sempre con sé un braccialetto medico di allerta e, se prescritto, un autoiniettore di adrenalina”, ha concluso la dottoressa Messina.
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