L’Allenamento Integrativo Personalizzato è un tipo di attività fisica che va ad aumentare forza e muscolatura, ecco come funziona
L’Allenamento Integrativo Personalizzato, conosciuto anche come AIP è una tipologia di allenamento incentrata sullo sviluppo muscolare e della forza.
Si tratta di un’aggiunta o integrazione al proprio allenamento e non può andare a sostituirlo in toto, in quanto si concentra principalmente sul rafforzare il fisico a livello muscolare.
Si tratta perciò di un protocollo di rinforzo muscolare personalizzato che va a sommarsi al carico di lavoro abituale e può variare in base alle esigenze fisiche dell’individuo in quel momento. In poche parole, l’AIP varia sempre anche se pensato per lo stesso soggetto.
Cosa comprende l’Allenamento Integrativo Personalizzato
L’Allenamento Integrativo Personalizzato può comprendere diverse tipologie di esercitazioni tra cui lavoro a corpo libero o con macchine isotoniche e può prevedere anche l’allenamento in acqua.
Si tratta di un approccio al fitness che adatta gli esercizi e le attività fisiche alle esigenze specifiche, agli obiettivi e alle capacità individuali di una persona.
Al contrario degli allenamenti generici, l’allenamento integrativo personalizzato tiene conto della storia medica, dello stile di vita e delle preferenze personali, fornendo un percorso unico e su misura per ciascun atleta.
E’ l’ ideale per ottimizzare i risultati e prevenire infortuni soprattuto in previsione di un nuovo campionato o di una nuova stagione agonistica, non a caso viene eseguito principalmente da atleti.
Frequenza dell’allenamento e consigli per risultati migliori
La frequenza e la durata dell’AIP vanno stabiliti in base alle esigenze specifiche di ogni individuo, ma in linea di massima è preferibile eseguirlo due o tre volte a settimana per una durata ad allenamento di circa 30 minuti o comunque mai superiore ai 45 minuti.
Le fasi da seguire dovrebbero essere: riscaldamento, cardio con esercizi aerobici, esercizi per incrementare la forza con pesi liberi o macchine e stretching finale per andare a distendere e rilassare i muscoli dopo il workout.
Proprio a causa della sua specificità è sempre bene farsi seguire da un istruttore per poter beneficiare al meglio dell’allenamento funzionale e non rischiare di cadere in errori di esecuzione o in programmi di allenamento sbagliati o poco adatti alle esigenze del fisico.
Questo tipo di allenamento è consigliabile soprattutto per atleti che devono aiutare il corpo a recuperare dopo una stagione ed è preferibile effettuarlo nei periodi lontani dal picco agonistico. L’AIP andrà a migliorare la forza e la resistenza muscolare in previsione della stagione successiva.
Tuttavia, può anche essere svolto in modo integrato all’allenamento durante l’anno, non per migliorare la performance sportiva ma per andare a migliorare il trofismo muscolare.
Cosa bisogna tenere in torno per un Allenamento Integrativo Personalizzato funzionale
Come abbiamo girà detto si tratta di un allenamento che deve tenere conto delle esigenze fisiche e muscolari di ogni individuo.
Nel concreto, non può trascurare l’anamnesi ovvero la storia medica e le condizioni di salute del soggetto, gli obbiettivi fisici di quest’ultimo, come ad esempio a perdita di peso o l’aumento della massa muscolare o della resistenza, e soprattutto è un tipo di allenamento che va testato, in poche parole sarebbe sempre meglio cominciare per gradi e osservare la risposta del fisico, senza eccedere.
In quest’ottica è bene effettuare sempre delle valutazioni periodiche per monitorare i progressi e apportare le modifiche necessarie al programma.
Spesso oltre all’AIP viene elaborato anche un piano nutrizionale a parte per supportare gli obiettivi di allenamento o un piano di recupero, ovvero delle giornate dedicate alla distensione muscolare per non sottoporre il fisico ad uno stress eccessivo. Ad esempio una dieta ricca di proteine favorisce l’aumento di massa muscolare andando rafforzare l’azione degli esercizi e lo yoga e il pilates funzionano nelle giornate di recupero per distendere i muscoli.
In poche parole l’AIP è un buon modo per gli atleti di aumentare la loro forza e resistenza, ma non può andare a sostituirsi all’allenamento quotidiano e va pensato e studiato rispettando al meglio le caratteristiche fisiche individuali e i propri obiettivi. Per esempio, un giocatore di calcio avrà bisogno principalmente di rafforzare la parte inferiore del corpo rispetto ad un giocatore di rugby che avrà bisogno di un un allenamento più globale.
Ricordiamo sempre che farsi seguire da un professionista è necessario, soprattutto se si vuole scongiurare il rischio di infortuni.