Allenamento a casa, non improvvisiamoci personal trainer!

Iniziamo con una frase provocatoria: per un intervento chirurgico vi affidate a un medico o vi operate da soli? E se dovete prendere dei farmaci, li scegliete su YouTube o andate dal medico?

Molto bene, anche per l’allenamento la musica non cambia!

Affidatevi a un addetto ai lavori, non vi improvvisate personal trainer di voi stessi, chiedete, incuriositevi, fatevi spiegare perché dietro a un movimento ci sono determinate dinamiche.

Dato il periodo molte persone si stanno avvicinando all’attività sportiva nei parchi dove almeno possiamo trovare un minimo di attrezzatura, oppure comodamente presso la propria abitazione.

Questa cosa è fantastica, ma è pur vero che in tanti si trovano spaesati perché non sanno esattamente da dove cominciare.

Proviamo quindi ad esaminare insieme qualche aspetto importante per impostare un allenamento a casa senza attrezzi e scoprire tutto quello che serve sapere.

Partiamo dalla mobilità

Non stiamo parlando delle celebri frasi tipo: “Mi raccomando fai stretching che sennò ti fai male”.

La mobilità è spesso fraintesa, perché con essa non vogliamo allungare, ma esplorare!

Rappresenta una strada per ottenere informazioni e più ne abbiamo più il nostro sistema nervoso può risolvere i problemi che gli si presentano davanti.

Non c’è una ricetta per la mobilità.

Il consiglio è quello di muovere le principali articolazioni in varie direzioni e capire su quale strada ci sentiamo meno a nostro agio. Ecco un video dove sono evidenziati vari tipi di esercizi di mobilità che potete fare tranquillamente da soli, per ogni esercizio eseguite dalle 5 alle 10 ripetizioni.

VARIAZIONI: abbiamo un’intera macchina a nostra disposizione, ovvero il nostro corpo e dobbiamo imparare a come muoverlo nel modo più efficacie e vario possibile.

Si tratta di una macchina complessa e in quanto tale non è abituata a fare sempre le stesse cose nello stesso modo.

Di conseguenza non esistono solo push up e squat o crunch, ne le classiche schede 3 serie da 10 ripetizioni, e non esiste solo la corsa per il “cardio”.

Mixate, lavorate in asimmetria o monopodalico (concentrando il lavoro prevalentemente su un lato del vostro corpo) e scoprite i vostri punti deboli.

Controllo motorio e riscaldamento

Il riscaldamento deve essere sì qualcosa che ci predispone alla fase centrale del nostro allenamento, ma rientra a mio parere nella fase di esplorazione.

E’ il momento per sperimentare nuove skill (abilità) e tutte le progressioni che vi orbitano intorno!

Ecco a disposizione qualche piccolo esercizio che rappresentano il “riscaldamento” che può risultare utile.

Ovviamente gli esercizi cambiano sempre a seconda delle giornate di allenamento e delle richieste della seduta, ma nel video che segue si può trovare un piccolo spunto sul quale ragionare e provare.

Potete tranquillamente eseguire 2 giri da 10 ripetizioni per ogni esercizio proposto

Non abbiate fretta nell’eseguire un riscaldamento, ma sfruttatelo per aumentare il controllo dei vostri movimenti ed esercizi

Di seguito un piccolo allenamento da provare subito dopo le attivazioni viste in precedenza!

Buon allenamento

A livello di ripetizioni e di tempo ci possiamo sbizzarrire come meglio crediamo.

Possiamo impostare un numero di ripetizioni fisse a 10, oppure mettere enfasi sulla forza diminuendo le ripetizioni e aggiungendo il carico usato, oppure ancora decidere di eseguire il tutto tramite un tempo di lavoro e un tempo di recupero (esempio 30’’-15’’).

Spazio alla fantasia!

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