Cura di sé

Allenamenti su spin bike, quali sono i benefici?

La pratica dello spinning, per quanto non adatta a tutti, può aiutare a restare in forma e a scaricare lo stress, soprattutto se fatta con un istruttore

Anche se meno famosa della “sorella” cyclette (con la quale è facile instaurare un rapporto di odio e amore), anche la spin bike è da anni una presenza fissa nelle palestre. Come suggerisce il nome, si tratta di un attrezzo dalla forma simile a quella di una bicicletta, che si usa per svolgere degli allenamenti al chiuso. Dotata di manubrio e sellino, simula il funzionamento di una bici da corsa, costringendo chi la usa ad assumere una posizione un po’ più scomoda rispetto a quella che si adotta quando si usa la cyclette (che, invece, è stata creata prendendo spunto dalle biciclette da passeggio). Può contare inoltre su un pesante volano che offre una resistenza variabile e può essere regolato per simulare diverse condizioni di guida, tra cui una discesa veloce o una salita rapida. La presenza di fermapiedi sui pedali è finalizzata a coinvolgere nella pedalata anche muscoli delle gambe deputati al recupero e al sollevamento.

I benefici dello spinning

Gli allenamenti svolti sulla spin bike, che spesso si fanno in gruppo e sotto la guida di un istruttore, servono soprattutto per migliorare la resistenza generale e ottimizzare il metabolismo anaerobico lattacido. Essendo fisse, ad alta intensità e intervallate, le sessioni di spinning possono essere inquadrate tra gli allenamenti HIIT (High Intensity Interval Training).

Delle spin bike | Unsplash @ Humphrey Muleba – Saluteweb.it

Tra i loro benefici c’è la riduzione dello stress nervoso, il miglioramento della muscolatura (soprattutto degli arti inferiori) e della condizione cardio-circolatoria e respiratoria, il dispendio di energie (che aiuta a tenere sotto controllo il peso corporeo), la prevenzione di alcune patologie di natura reumatoide, la diminuzione del rischio di patologie del ricambio, tra cui l’ipertensione arteriosa primaria, il diabete mellito di tipo 2, l’ipercolesterolemia LDL, l’ipertrigliceridemia e l’iperuricemia. Grazie alla liberazione delle endorfine, lo spinning favorisce anche il buon umore.

Controindicazioni e rischi dell’uso di una spin bike

Lo spinning praticato in modo incorretto (soprattutto a livello posturale) può però portare a degli effetti avversi. Tra questi si possono elencare la sofferenza dell’articolazione del ginocchio, l’infiammazione del tendine rotuleo, la lombalgia e la sciatalgia. Poiché in alcune condizioni può essere controindicato, è sempre bene chiedere un parere al proprio medico prima di iniziare a usare una spin bike. In particolare lo spinning è sconsigliato a tutti i soggetti ad alto rischio di ischemia cardiovascolare e cerebrale, tra cui i grandi obesi e i dismetabolici; a chi soffre di BPCO non compensati, di gravi malattie della schiena, di complicazioni del pavimento pelvico e delle zone limitrofe, di fratture ossee degli arti inferiori non ancora rimarginate, di patologie acute articolari dell’anca, del ginocchio e della caviglia e patologie tendinee cronache o acute. Infine, anche le persone fortemente sottopeso dovrebbero evitare di salire su una spin bike.

In casa è meglio usare una cyclette o una spin bike?

Se in palestra si possono usare senza problemi entrambi i macchinari, per l’uso domestico la questione è un po’ diversa. Chi vive in un condominio dovrebbe evitare di acquistare una spin bike, perché durante le sessioni di allenamento si produce parecchio rumore. Una cyclette posizionata su un tappeto gommato è una soluzione più accettabile in un contesto simile. Chi vive in un’altra tipologia di abitazione, magari abbastanza isolata, e ha già fatto spinning in palestra, può senz’altro recuperare una spin bike per allenarsi in autonomia senza dover andare in palestra.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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