Quando si pronuncia la parola potassio, una delle prime immagini che viene immediatamente in mente a chiunque è quella di una banana.
Solitamente questo elemento chimico è infatti associato a uno dei frutti tropicali entrato ormai nella dieta di tantissime persone, ma è giusto sottolineare come non siano soltanto le banane a essere ricche di potassio.
Parecchi sono gli alimenti in cui questo minerale può essere ritrovato in larga dose e che, per questo, dovrebbero essere consumati se si volesse alzare il livello di potassio nel proprio corpo.
Li conoscete già tutti?
Prima di vedere in quali cibi è presente, è giusto chiarire che cosa sia il potassio.
Elemento chimico con numero atomico 19 sulla tavola periodica, il potassio è un macroelemento, ovvero uno dei minerali presenti nell’organismo in elevate quantità (è il principale tra quelli presenti nelle cellule).
È contenuto soprattutto nelle cellule muscolari e in quelle cardiache, oltre che nei liquidi extracellulari ed aiuta lo svolgimento di diverse funzioni.
Ricopre un ruolo fondamentale nella regolazione della pressione ed è responsabile della contrazione muscolare.
Tre le altre sue funzioni c’è poi quella di regolare l’equilibrio dei fluidi presenti nelle cellule e di attivare diversi enzimi coinvolti nel metabolismo, dove partecipa alla sintesi delle proteine e alla trasformazione degli zuccheri in glicogeno.
È anche molto importante per permettere la trasmissione degli impulsi nervosi e può ridurre la possibilità di perdita di tessuto osseo durante l’invecchiamento e ridurre il rischio di calcoli renali ricorrenti.
Per via di tutte le funzioni indicate nel paragrafo precedente, riuscire a mantenere la giusta dose di potassio nel proprio organismo è importante e, per questo, in determinati casi è necessario monitorare il livello di presenza di questo minerale nel nostro corpo.
Difficile che una persona sana presenti una carenza di potassio, la quale generalmente deriva da gravi problemi gastroenterici (come vomito o diarrea cronica), problemi renali, dall’esistenza di una acidosi diabetica, dal seguire una dieta sbagliata o da un uso incontrollato di lassativi o diuretici.
In questi casi, i disturbi che potrebbero insorgere sono nausea, disidratazione, alterazione nei comportamenti, stanchezza, sonnolenza e – nei casi più gravi – aritmie cardiache.
Per questo, all’insorgere di sintomi del genere è sempre bene consultare il proprio medico curante, il quale potrà effettuare gli esami necessari.
Gli esperti affermano che un corretto apporto di potassio per un adulto in salute e il cui peso è nella media è di 3.900 mg al giorno.
Un quantitativo che può essere immagazzinato attraverso l’assunzione di cibi e bevande che ogni giorno ci troviamo a consumare, sebbene sia giusto notare come alcuni alimenti siano più ricchi di potassio rispetto ad altri.
La sua presenza si concentra soprattutto nei vegetali freschi e nei cibi poco lavorati.
È presente in grandi quantità in frutti come avocado, ribes, kiwi e, ovviamente, le già citate banane.
Un’elevata dose di potassio può essere ritrovata però anche nella frutta secca, in particolar modo nei pistacchi e nelle noci.
Tra gli ortaggi, a contenere i livelli di potassio più alti per ogni 100g di prodotto sono gli spinaci, i cavolini di Bruxelles, i finocchi, i carciofi e l’insalata indivia.
Sul gradino più alto del podio degli alimenti che possiedono più potassio ci sono però i legumi.
Fagioli, lenticchie e ceci sono quelli che, tra le loro proprietà nutritive, possiedono il livello di potassio più alto.
Oltre che nei vegetali, infine, una buona dose di potassio (anche se in quantità decisamente minori in questo caso) può essere ritrovata in pesci come salmone e merluzzo e carni bianche.
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