Alcuni frutti è meglio mangiarli con la buccia: scopri quali sono e perché fanno bene

Avete mai mangiato la frutta con la buccia? Ecco in quali casi questa abitudine presenta diversi benefici per il nostro organismo

La frutta è uno degli alimenti più benefici e salutari per il nostro organismo, motivo per cui il suo consumo è altamente consigliato da tutti i medici e i nutrizionisti del mondo. La frutta, infatti, è un alimento caratterizzato da un’elevata densità nutrizionale e un basso apporto calorico, ricca di nutrienti essenziali. Oltre a svolgere un ruolo fondamentale nell’apporto di minerali e vitamine, possiede proprietà lassative e favorisce il processo digestivo. Ma è meglio mangiare la frutta con o senza buccia? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

La frutta va mangiata con la buccia o senza? Ecco cosa bisogna sapere

Alcune persone evitano di consumare la buccia della frutta, anche di varietà che molti mangiano intere dopo averle lavate, come mele o pesche. Tuttavia, sarebbe preferibile non eliminarla, poiché la buccia è ricca di proprietà benefiche per l’organismo. Gran parte dei nutrienti, come vitamine, sali minerali e, soprattutto, fibre, infatti, si concentra proprio nella buccia. Studi scientifici hanno evidenziato la presenza di sostanze fitochimiche biologicamente attive, come flavonoidi e polifenoli, che hanno effetti antiossidanti e antimicrobici.

Buccia dell'arancia
Buccia dell’arancia | Pixabay @Maria_Lapina – Saluteweba

Nonostante ciò, molti tendono a rimuovere la buccia, insieme ad altre parti del frutto come semi, cortecce, steli, radici e baccelli. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda il consumo di circa cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, poiché sono alimenti altamente benefici. Per quanto riguarda la frutta, i nutrizionisti suggeriscono di mangiarla con la buccia, quando possibile e indicato, purché venga lavata accuratamente, seguendo le dovute precauzioni. Ma di quali frutti andrebbe assolutamente mangiata la buccia? Ecco la lista dettagliata.

Arancia

La buccia d’arancia è un vero scrigno di benefici, poiché contiene circa il doppio delle vitamine rispetto alla polpa, in particolare vitamina C. Una volta rimossa la parte bianca amara, può essere utilizzata in vari modi: il più comune è come scorza candita per dolci, ma anche per arricchire tè, infusi o persino per aromatizzare l’acqua. In questo modo si ottiene una bevanda fresca, dissetante e ricca di nutrienti.

Banana

Può sembrare insolito, ma anche le bucce delle banane sono commestibili e ricche di vitamine e fibre, essenziali per la regolarità intestinale. Il sapore può essere leggermente amaro, ma diventa più dolce con la maturazione del frutto. Per consumarla, è necessario attendere che la banana sia matura. Dopo aver lavato accuratamente la buccia, può essere frullata con altra frutta, cereali o yogurt, oppure bollita e aggiunta a impasti per dolci e biscotti. Un’opzione gustosa è caramellare la buccia, tagliandola a strisce e cuocendola con acqua e zucchero. È importante lavare le banane prima dell’uso, soprattutto se si intende consumare la buccia, poiché vengono maneggiate spesso durante il trasporto, aumentando il rischio di contaminazione. Anche senza mangiare la buccia, i contaminanti possono trasferirsi alla polpa durante la sbucciatura.

Anguria

La buccia e i semi dell’anguria sono altrettanto ricchi di nutrienti. La buccia, che può essere candita, fritta o trasformata in composte, contiene citrullina, una sostanza che protegge l’intestino, aiuta a perdere peso e può aumentare la libido. Inoltre, è ricca di licopene, un potente antiossidante presente anche nei pomodori. I semi, invece, contengono omega-6, proteine e sali minerali, utili per combattere il colesterolo. Si consiglia di ingerire i semi interi per massimizzarne i benefici.

Mango

Anche la buccia del mango, particolarmente nelle varietà Irwin e Nam Doc Mai, possiede proprietà depurative, con una notevole capacità di drenare i liquidi e ridurre le cellule adipose. La buccia è anche ricca di sali minerali come magnesio e zinco. Per sfruttarne i benefici, può essere utilizzata per preparare infusi, facendola bollire in acqua, o aggiunta a una macedonia. Tuttavia, è consigliato un uso moderato, poiché gli effetti a lungo termine di un consumo eccessivo della buccia di mango non sono ancora completamente noti.

Kiwi

Potrebbe sembrare insolito consumare la buccia pelosa del kiwi, ma proprio questa parte del frutto contiene la maggiore quantità di antiossidanti, addirittura tre volte superiori rispetto alla polpa, e possiede notevoli proprietà antinfiammatorie. Anche la vitamina C, abbondante nel kiwi, si trova in concentrazione maggiore nella buccia. La buccia del kiwi può essere consumata direttamente, preferibilmente scegliendo la varietà Gold, rimuovendo solo la parte legnosa. Un’alternativa è preparare una tisana facendo bollire la buccia in acqua, ottenendo un rimedio digestivo e sgonfiante.

Buccia del kiwi
Buccia del kiwi | Pixabay @Mykola_Churpita – Saluteweb

Mela

Anche se potrebbe sembrare ovvio mangiare la mela con la buccia, molte persone tendono a sbucciarla, soprattutto a causa delle sostanze che questa può assorbire. È consigliabile consumare le mele con la buccia, purché si tratti di prodotti biologici, per fare il pieno di vitamine (A, C e K) e sali minerali essenziali come il potassio.

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