Non tutti lo sanno, ma l’acne non colpisce solo gli adolescenti. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sull’acne tardiva e su come curarla
L’acne è una dermatosi infiammatoria della pelle che coinvolge il follicolo pilifero e la ghiandola sebacea associata. Si presenta principalmente durante l’adolescenza, con un picco intorno ai 17 anni; in questo caso è definita acne giovanile. Tuttavia, non è raro che il problema si manifesti anche in età adulta, tra i 20 e i 40 anni, e in questo caso viene chiamata acne tardiva. Vediamo tutto ciò che c’è da sapere su questa forma di acne così particolare e sulle cure disponibili.
Caratteristiche, cause, sintomi, cure e molto altro sull’acne tardiva
Come abbiamo visto, quando l’acne compare in persone, specialmente donne, di età compresa tra i 20 e i 40 anni, o anche oltre, viene definita acne tardiva. Spesso si manifesta in individui che hanno già sofferto di acne giovanile, ma può colpire anche chi non ha mai avuto precedenti episodi della patologia.
L’acne tardiva è causata dallo stesso processo che porta all’acne adolescenziale, ovvero l’infiammazione dei follicoli pilosebacei. Quando si verifica un aumento della produzione di sebo con ipercheratosi, ossia l’ispessimento dello strato corneo della pelle, può facilmente formarsi un’ostruzione del follicolo, nota come comedone. I comedoni possono essere di due tipi:
- Aperto, o punto nero, quando il sebo a contatto con l’aria si ossida e diventa scuro;
- Chiuso, o punto bianco.
Il follicolo ostruito crea un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri normalmente presenti sulla pelle, principalmente il Cutibacterium acnes. La combinazione di sebo in eccesso, ipercheratosi e proliferazione di Cutibacterium acnes provoca un’infiammazione che fa evolvere i comedoni in papule e pustole, conosciute come lesioni infiammate.
Fattori di rischio per l’acne tardiva
L’acne è spesso causata da squilibri ormonali, ossia dalle variazioni dei livelli ormonali nel corpo. Questi squilibri possono verificarsi anche in età adulta, specialmente nelle donne durante la gravidanza, la menopausa o a seguito dell’assunzione o interruzione della pillola anticoncezionale.
Anche la genetica può contribuire all’insorgenza dell’acne in età adulta. Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che alcune persone possono essere geneticamente predisposte a questa condizione: chi ha parenti stretti, come i genitori, che hanno sofferto di acne, ha maggiori probabilità di svilupparla.
L’acne tardiva può anche manifestarsi a causa dell’uso di determinati farmaci o cosmetici. Alcuni medicinali possono avere l’acne come effetto collaterale, e in tali casi il medico può suggerire un’alternativa. L’uso di prodotti cosmetici non adatti alla pelle acneica può favorire la comparsa di questa patologia a qualsiasi età. Per questo motivo è essenziale scegliere prodotti non acnegenici, non comedogenici e oil-free.
Durante la gravidanza, il corpo della donna subisce significativi cambiamenti ormonali, che possono stimolare l’insorgenza dell’acne anche oltre i 30 anni. L’acne in gravidanza è quindi comune e deve essere gestita con attenzione e precauzioni specifiche a causa del delicato stato della donna in questo periodo.
Anche lo stress rappresenta un fattore di rischio significativo per lo sviluppo dell’acne. Infatti, quando l’organismo è sottoposto a stress prolungato, si verifica una sovrapproduzione di ormoni con effetto androgeno. Questi ormoni stimolano le ghiandole sebacee e i follicoli, avviando il processo che conduce all’insorgenza dell’acne.
I sintomi
I sintomi più comuni dell’acne tardiva, che si manifestano soprattutto nella parte inferiore del viso, sul mento, vicino alle orecchie e sul collo, includono:
- Seborrea: eccessiva produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, che rende la pelle lucida, soprattutto nella zona T del viso.
- Comedoni: la manifestazione principale dell’acne, con un ingrossamento del poro pilifero che accumula peli, sebo e melanina. Questo appare nero, ed è comunemente chiamato punto nero poiché il poro è aperto e l’esposizione all’aria lo scurisce.
- Papule e pustole: queste lesioni, conosciute come brufoli, sono l’evoluzione di un comedone chiuso infiammato. Le papule sono lesioni infiammatorie, dure e dolenti sotto la pelle. Le pustole sono papule che si evolvono con l’aggiunta di pus o materiale giallastro sulla sommità.
- Noduli e cisti: i noduli sono lesioni infiammatorie che possono causare dolore e arrossamento, con possibile lacerazione della pelle e cicatrici residue; le cisti sono formazioni di pus o materiale giallastro sotto la pelle, dolorose al tatto e che possono persistere per settimane.
Le diverse forme dell’acne
L’acne può manifestarsi in diverse forme, classificate in base al tipo e alla gravità delle lesioni. Nelle forme lievi, sono presenti principalmente comedoni e pochi elementi infiammati come papule e pustole. Le forme intermedie vedono una combinazione di numerosi comedoni e elementi infiammati, mentre nelle forme gravi, oltre a papule e pustole, compaiono noduli.
Mentre l’acne adolescenziale colpisce principalmente la fronte e le guance, l’acne tardiva spesso si manifesta nella parte inferiore del viso, soprattutto sul mento.
L’acne comedonica è molto comune nelle fasi preadolescenziali e nelle fasi iniziali dell’acne. In età adulta, invece, sono più frequenti le forme intermedie e gravi, con noduli che possono lasciare cicatrici profonde.
Come curare l’acne tardiva
Prima di scoprire quali sono le tecniche e i farmaci in grado di aiutare contro l’acne tardiva, è necessario dire che prima di iniziare qualsiasi tipo di cura, è necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia e a un dermatologo per individuare il miglior percorso da seguire per eliminare il problema.
I trattamenti disponibili per l’acne adulta sono vari e vengono scelti dal dermatologo in base alle esigenze specifiche e alle condizioni cliniche del paziente, tenendo conto di eventuali patologie concomitanti, dei trattamenti farmacologici in corso e dei fattori predisponenti.
Per l’acne lieve, si prescrivono generalmente detergenti specifici, creme antisettiche, antibiotiche e retinoidi topici che hanno un effetto normalizzante sulla produzione di sebo e levigante. Se l’acne è moderata e non risponde ai trattamenti locali, potrebbe essere necessaria una terapia antibiotica orale e, nei casi più gravi, una terapia con retinoidi orali. Durante la visita, il dermatologo potrà decidere se sono necessari ulteriori esami diagnostici.
Esistono anche alcuni consigli utili per tutte le persone con acne riguardanti le norme comportamentali da adottare. È consigliabile detergere il viso due volte al giorno, al mattino e alla sera, con prodotti specifici, idratare la pelle con creme non comedogeniche, evitare cosmetici troppo aggressivi e seguire una dieta equilibrata. È importante mantenere bassi i livelli di stress e, se ci si espone al sole, utilizzare sempre creme solari specifiche per pelli acneiche per prevenire segni permanenti. Inoltre, i pazienti dovrebbero evitare di stuzzicare o spremere le lesioni.