Il caffè può essere un valido alleato per la salute e il benessere, a patto che venga consumato con consapevolezza. La scienza ci invita a riflettere sulle nostre abitudini e a trovare un equilibrio, per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) suggerisce che un consumo giornaliero di caffeina compreso tra 200 e 300 milligrammi, pari a circa tre tazzine, è sicuro per la maggior parte delle persone. Tuttavia, gli effetti variano da individuo a individuo
Per molti, il caffè è molto più di una semplice bevanda: è un rituale quotidiano, un carburante per affrontare le sfide della giornata o un momento di pausa condiviso. Ma quand’è davvero il momento ideale per gustarlo?
Qual è il momento perfetto per il caffè?
Secondo uno studio del neuroscienziato Steven Miller, il momento migliore per assumere caffeina è tra le 9:30 e le 11:30 del mattino. Questa finestra temporale tiene conto del ritmo circadiano, il nostro orologio biologico interno che regola funzioni vitali come il sonno, la veglia e il rilascio di cortisolo, l’ormone che ci mantiene vigili. Bere caffè troppo presto, ad esempio tra le 8:00 e le 9:00, quando il cortisolo è naturalmente più alto, potrebbe essere meno efficace e aumentare il rischio di sviluppare una tolleranza alla caffeina.
Durante il calo naturale del cortisolo che avviene tra le 9:30 e le 11:30, il caffè può fornire un supporto ideale per migliorare la concentrazione e la reattività, senza interferire con il ritmo circadiano. Questo approccio, spiegano i ricercatori, non solo potenzia l’efficacia della caffeina ma riduce anche la probabilità di assuefazione.
Benefici del caffè consumato al momento giusto
Numerosi studi hanno confermato i molteplici effetti positivi del caffè. Tra questi, una ricerca della Tulane University ha evidenziato che bere caffè durante la mattina può ridurre del 16% il rischio di morte per qualsiasi causa e addirittura del 31% quello legato a malattie cardiovascolari. Questi risultati, pubblicati sul Heart Journal, sottolineano l’importanza non solo del consumo moderato di caffè, ma anche dell’orario in cui viene assunto.
Il consumo mattutino sembra inoltre ottimizzare i benefici della caffeina per il cuore. Una possibile spiegazione è che i caffè pomeridiani o serali possono interferire con il ritmo sonno-veglia e con la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno. Ciò potrebbe influire negativamente su fattori come infiammazione e pressione sanguigna, riducendo gli effetti protettivi della bevanda.
Quando evitare il caffè?
Anche se alcuni sostengono di non avere problemi a dormire dopo un caffè serale, la scienza suggerisce prudenza. La caffeina ha un’emivita di circa quattro ore, ma il tempo necessario per smaltirla completamente varia da persona a persona in base a fattori come età, peso e condizioni di salute. Bere caffè nelle ore serali potrebbe compromettere la qualità del sonno profondo e ridurre i benefici rigenerativi del riposo.
L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) suggerisce che un consumo giornaliero di caffeina compreso tra 200 e 300 milligrammi, pari a circa tre tazzine, è sicuro per la maggior parte delle persone. Tuttavia, gli effetti variano da individuo a individuo. Se notate disturbi del sonno o sintomi di nervosismo, potrebbe essere utile ridurre la quantità o scegliere un decaffeinato nel pomeriggio.