Nel periodo natalizio il nostro cuore viene messo a dura prova: vediamo quali strategie adottare per mantenerlo in salute
Il Natale, con la sua magia e la sua atmosfera capace di far innamorare grandi e piccoli, è uno dei momenti più attesi dell’anno. In questi giorni di festa tutti noi aspettiamo l’aperitivo e la cena della Vigilia e il pranzo di Natale per mangiare a volontà, brindare in compagnia delle persone più care e vivere ore di pura gioia e tranquillità. Il cibo e l’alcol in eccesso, insieme al freddo e ai virus che circolano in inverno, però, rappresentano un pericolo da non sottovalutare per il nostro cuore, motivo per cui è bene prendere delle precauzioni per evitare di incappare in problemi seri. Vediamo più nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
Come prendersi cura del cuore a Natale
Le festività di fine anno, seppur momenti di gioia e convivialità, possono rappresentare un periodo critico per la salute del cuore. E a dimostrarlo ci sono diversi studi condotti sul campo. Negli Stati Uniti, ad esempio, una ricerca pubblicata su Circulation ha evidenziato che il giorno di Natale registra un aumento significativo di decessi legati a infarti, ictus ed eventi cardiovascolari, superando i livelli riscontrati in altri giorni dell’anno. Subito dopo nella lista dei giorni più a rischio si trovano Santo Stefano e Capodanno, a conferma dell’impatto delle festività. Per questo motivo, anche mentre ci godiamo i festeggiamenti, è importante non trascurare il benessere del cuore, adottando abitudini salutari a tavola e mantenendo uno stile di vita equilibrato. Ma vediamo più nel dettaglio le strategie da mettere in pratica per evitare problemi seri al cuore.
Non rinunciare all’attività fisica
Per proteggere la salute del cuore durante le festività, è fondamentale continuare a svolgere attività fisica. Per farlo è sufficiente integrare nella quotidianità piccoli accorgimenti, come usare le scale invece dell’ascensore, camminare per raggiungere il lavoro o per fare acquisti, oppure dedicare la pausa pranzo a una passeggiata veloce, magari praticando il power walking. Anche brevi sessioni di allenamento quotidiane, della durata di 10-15 minuti, possono fare la differenza. Si può scegliere tra le numerose attività disponibili online: yoga, pilates, danza, kickboxing, cardio o allenamenti ad alta intensità (HIIT). Per evitare la noia, è utile alternare esercizi aerobici con attività di forza e flessibilità, così da lavorare su diversi gruppi muscolari e stimolare il corpo in modo completo.
Dedicare attenzione al sonno
Un sonno di qualità è indispensabile per il benessere del cuore, poiché contribuisce a regolare gli ormoni, a prevenire eccessi alimentari e a favorire l’equilibrio generale dell’organismo. La carenza di riposo può infatti aumentare i livelli di grelina, l’ormone che stimola l’appetito, portando a scelte alimentari poco salutari con possibili ricadute negative sul cuore. Per migliorare la qualità del sonno, è utile adottare alcune abitudini virtuose: mantenere orari regolari per andare a dormire, assicurarsi che la stanza abbia una temperatura confortevole e ridurre l’uso di dispositivi elettronici almeno un’ora prima di coricarsi.
Regolare l’alimentazione
Il colesterolo LDL è riconosciuto come un fattore causale nell’insorgenza di infarti. Sebbene la sua produzione avvenga principalmente nel fegato, studi indicano che, durante il periodo delle festività, i livelli di colesterolo possono aumentare fino al 20%. Per coloro che si trovano già in una condizione di rischio, questo incremento potrebbe rappresentare un ulteriore pericolo. L’ipercolesterolemia, infatti, è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare. Tuttavia, secondo le più recenti linee guida internazionali, circa l’80% dei pazienti ad alto rischio non riesce a raggiungere i livelli di colesterolo raccomandati.
Per ridurre i rischi, non è necessario rinunciare completamente ai pasti festivi, ma è consigliabile adottare alcune strategie. Tra queste, moderare le quantità, preferire porzioni ridotte e selezionare con attenzione gli alimenti. Le festività si concentrano principalmente in cinque giorni: Vigilia di Natale, Natale, Santo Stefano, Capodanno e il Primo dell’anno, ma spesso si tende a consumare gli avanzi anche nei giorni successivi. Una buona strategia consiste nell’essere più rigorosi nella dieta nei giorni che precedono e seguono le festività, mantenendo un maggiore equilibrio alimentare.
Fare attenzione agli sbalzi di temperatura
Evitare esposizioni improvvise a temperature rigide, specialmente dopo aver mangiato o bevuto, è fondamentale per la salute cardiovascolare. Il freddo provoca vasocostrizione, restringendo le arterie e aumentando la pressione sanguigna. Questo fenomeno può interessare anche le coronarie, riducendo il flusso di sangue e ossigeno al cuore. I soggetti più a rischio sono le persone fragili, come gli anziani o chi ha patologie cardiache pregresse, a causa di una ridotta capacità di adattamento. Inoltre, una prolungata esposizione al freddo può alterare la fluidità del sangue, favorendo l’aggregazione delle piastrine e aumentando il rischio di trombosi. Anche l’infiammazione gioca un ruolo importante, poiché un aumento dello stato infiammatorio, ad esempio in caso di febbre, può accelerare il battito cardiaco (tachicardia), sottoponendo il cuore a ulteriore stress.
Il ruolo dei virus
Le infezioni virali, come quelle causate da influenza o Covid, possono rappresentare un ulteriore fattore di rischio per il cuore, specialmente nei soggetti fragili per età o condizioni preesistenti. Durante pranzi e cene festive, i virus respiratori trovano occasioni favorevoli per diffondersi. Un’infezione virale può innescare un’infiammazione generalizzata che coinvolge anche il sistema cardiovascolare, portando a tachicardia e aumentando lo stress sulle pareti del cuore.
Ulteriori complicazioni includono:
- Riduzione dell’ossigenazione: il cuore riceve meno ossigeno, aggravando la situazione;
- Rilascio di citochine: queste sostanze pro-infiammatorie possono amplificare la risposta infiammatoria;
- Attivazione del sistema nervoso simpatico: ciò può aumentare la tensione sulle arterie.
Questi processi possono destabilizzare una placca presente nelle arterie coronariche, causando la sua rottura. Il materiale rilasciato e i meccanismi di riparazione della parete arteriosa possono portare alla formazione di un trombo, con conseguente occlusione del vaso e ischemia. Inoltre, infezioni virali possono talvolta causare direttamente miocardite, un’infiammazione del miocardio che può sfociare in scompenso cardiaco o aritmie, anche gravi.