Bruxismo, cause e sintomi della condizione che porta a digrignare i denti di notte

Se di notte (o anche di giorno) vi capita di digrignare i denti involontariamente potreste soffrire di bruxismo. Ecco di cosa si tratta

Lo stress e il ritmo frenetico della vita quotidiana possono indurre, spesso inconsapevolmente, a stringere i denti o contrarre i muscoli del volto. Questa abitudine, conosciuta come bruxismo, può portare alla comparsa di dolori e fastidi. Il bruxismo, una condizione piuttosto diffusa, si manifesta sia di giorno sia durante il sonno ed è strettamente legato a stati di ansia e tensione. Tra i sintomi principali si riscontrano dolori al viso, alle orecchie e/o alla testa, oltre a possibili danni ai denti. È fondamentale adottare strategie per rilassare la mascella e alleviare la tensione, così da prevenire complicazioni. Ma vediamo più nel dettaglio tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

Caratteristiche, cause, sintomi e molto altro sul bruxismo

Il bruxismo è una condizione caratterizzata dal digrignamento involontario dei denti, spesso causato dalla contrazione automatica dei muscoli della mascella. Questo comportamento, definito “parafunzione”, non ha una causa specifica ma può generare diversi problemi dentali, soprattutto se si manifesta con frequenza. Generalmente il bruxismo si presenta durante il sonno e, in alcuni casi, è così rumoroso che viene notato dal partner. Per limitare i danni ai denti, si può ricorrere a dispositivi come i bite, progettati per prevenire lo sfregamento.

Bruxismo
Bruxismo | Pixabay @gpointstudio – Saluteweb

 

Le cause possibili

Individuare una causa precisa del bruxismo è complesso, poiché diversi fattori possono contribuire al suo sviluppo. Tra i principali troviamo:

  • Ansia e stress: spesso considerati i principali responsabili.
  • Problemi psicologici ed emotivi: che aumentano la tensione muscolare;
  • Disturbi del sonno: come l’apnea notturna;
  • Malocclusione: un disallineamento tra le arcate dentarie;
  • Patologie neurologiche: che causano risposte muscolari anomale.

Nei bambini, il fenomeno può manifestarsi come risposta al dolore provocato da otiti o problemi dentali. Fattori esterni come il fumo, il consumo eccessivo di alcol, caffeina o sostanze stupefacenti possono anch’essi innescare il disturbo.

I sintomi principali

Il bruxismo è spesso accompagnato da sintomi che vanno oltre il semplice digrignamento dei denti:

  • Danni ai denti: scheggiature e usura dello smalto;
  • Sensibilità dentale: causata dall’assottigliamento dello strato protettivo;
  • Dolore alla mascella e ai muscoli facciali;
  • Mal di testa: spesso localizzato nelle tempie;
  • Dolori auricolari: anche in assenza di infezioni.

Come si diagnostica

Per diagnosticare il bruxismo è sufficiente una visita dentistica. Il professionista esaminerà i denti per individuare segni di usura o lesioni e valuterà la sensibilità dei muscoli della mascella. A seconda della gravità, possono essere richiesti esami aggiuntivi, come:

  • Radiografia ortopanoramica: per verificare eventuali malocclusioni;
  • Polisonnografia: un test specifico per monitorare la qualità del sonno.

Trattamenti disponibili

I trattamenti per il bruxismo mirano a preservare la salute dentale e migliorare la qualità del sonno, spesso compromessa dalla condizione. Le principali soluzioni includono:

  • Bite dentali: paradenti notturni che impediscono lo sfregamento dei denti;
  • Tecniche di rilassamento: utili per alleviare lo stress e ridurre la tensione muscolare;
  • Psicoterapia: indicata nei casi in cui il disturbo abbia una componente emotiva significativa;
  • Cure dentali: per correggere malocclusioni e ridurre punti di contatto anomali tra i denti;
  • Farmaci: raramente utilizzati, ma il neurologo potrebbe rivedere il trattamento farmacologico in caso di effetti collaterali che peggiorano il bruxismo.

Prendersi cura del bruxismo è fondamentale per prevenire complicazioni, migliorare il benessere generale e preservare la salute dei denti nel lungo periodo.