La cucina è il cuore di ogni casa ed è dove trascorriamo la maggior parte del nostro tempo. Proprio per questo non ci si accorge di quanti oggetti teniamo nascosti, vittime di accumulo compulsivo e che dovremmo, invece, gettare via.
Ecco quindi 10 cose all’interno della vostra cucina a cui potete dire addio subito!
Oggetti da gettare per motivi igienici e sanitari
Sicuramente da gettare via sono le spugne vecchie che, sebbene sia possibile prolungare la loro vita pulendole con acqua e sapone, lavandole in lavastoviglie o igienizzandole nel microonde – attenzione, non quella di metallo nel microonde -, uno studio del 2017 pubblicato su Nature ha scoperto che le spugne usate sono un ricettacolo del batterio Moraxella osloensis.
Nonostante non rappresenti una grave minaccia per la salute, il batterio potrebbe aumentare il rischio di infezioni per le persone con un sistema immunitario debole.
Il nostro consiglio? Cambiate regolarmente le spugne e sbarazzatevene non appena emanano un odore sgradevole!
Altro da gettare via sono i taglieri usurati. É già buona pratica tenere i taglieri separati (uno per la carne e i frutti di mare crudi e uno per le verdure, il pane e quasi tutto il resto) per evitare la contaminazione incrociata.
Tuttavia, la comparsa di solchi su un tagliere è segno di usura che richiede lo smaltimento: secondo l’USDA (U.S. Department of Agricolture), le scanalature sul tagliere usurato sono difficili da pulire a fondo e possono diventare terreno fertile per batteri che potrebbero farvi ammalare.
Infine i vostri cari vecchi utensili preferiti sono i prossimi in viaggio verso la spazzatura.
Gli utensili parzialmente scheggiati e/o incrinati rappresentano un pericolo poiché i pezzi di gomma possono disintegrarsi nei liquidi caldi oppure il legno scheggiato della vostra spatola di legno potrebbe rompersi e diventare un tutt’uno con la vostra ricetta. Questo porta a un rischio di soffocamento oltre ad essere sgradevole, come dichiara Sylvia Fountaine, CEO e fondatrice di Feasting at Home.
Come i taglieri, anche le fessure degli utensili invecchiati sono più difficili da pulire a fondo e possono ospitare batteri; potreste quindi prendere in considerazione di acquistare un paio di doppioni e conservarli per un uso successivo.
Gettare via in base alla freschezza del prodotto
Se siete dei cuochi provetti casalinghi che amano esplorare i sapori e sperimentare con le spezie, potreste averne di inutilizzate o parzialmente utilizzate al fondo del vostro scaffale e magari possono avere un’età sconosciuta perché non ci si ricorda più quando è stato il loro acquisto.
Ebbene, l’USDA afferma che le spezie intere possono durare dai due ai quattro anni, mentre quelle macinate possono durare dai due ai tre anni a temperatura ambiente. Tuttavia, con il passare del tempo le spezie perdono il loro sapore e la loro aroma diventando inevitabilmente stantie.
Per evitare sprechi alimentari, acquistate le spezie in piccole quantità ed etichettatele con la data di acquisto, così si può tenere traccia della loro durata!
Altro alimento secco presente in ogni cucina (soprattutto quella italiana) è il caffè, il quale si può conservare intero o appena macinato per un massimo di due settimane in un contenitore sigillato in un luogo fresco, asciutto e buio.
É di buona norma, come per le spezie, scrivere la data di apertura sul contenitore o sacchetto o scrivere la data di acquisto se si travasa in un altro recipiente, affinché si possa tenere traccia della scadenza o meno del caffè.
Anche l’olio da cucina non dura così a lungo come si pensa, poiché con il tempo diventa stantio, acido e perde le sue qualità aromatiche.
Mentre alcuni oli da cucina possono durare fino a un anno dopo l’apertura, non tutti i tipi lo fanno: per esempio, secondo la North American Olive Oil Association, una bottiglia di olio d’oliva dura solo pochi mesi una volta aperta.
Infine non dimentichiamoci del congelatore! Qui infatti, solitamente, si stipano pasti e carni negli angoli più bui dell’elettrodomestico e possono rischiare la bruciatura da congelatore, che porta alla degradazione della qualità degli alimenti nel tempo.
Assicuratevi, come spiega Lauren Saltman, organizzatrice professionista e proprietaria di Living.Simplified, di controllare le date di scadenza degli alimenti acquistati mentre, se si tratta di alimenti cucinati o congelati per essere consumati in un secondo momento, controllate che non ci siano segni di bruciature da congelamento.